PERSECUZIONE CRISTIANI OGGI
Oggi abbiamo ricevuto, nella delegazione per i rapporti con l’IRAQ, l’arcivescovo di Baghdad che ci ha raccontato il terrore con cui convivono i Cristiani in molte zone del medio oriente, specie alla luce delle ultime escalation di violenza…
“L’ottanta per cento degli atti di persecuzione religiosa nel mondo è orientato contro i cristiani”. Quante le vittime? Il Center for the Study of Global Christianity riporta la stima media di centomila cristiani uccisi ogni anno per la loro fede lungo l’ultimo decennio. Una media di cinque cristiani al minuto. In Pakistan due cristiani, fra cui una donna incinta, sono stati arsi vivi nella fornace per mattoni in cui lavoravano.
Haïm Korsia, gran rabbino di Francia, invoca una reazione fraterna di fronte al dilagare dell’odio nei confronti dei cristiani, e stabilisce un paragone con la distruzione dell’ebraismo orientale: “Dove sono le comunità ebraiche un tempo così vive di Aleppo, di Beirut, di Alessandria, del Cairo o di Tripoli? Dove sono le scuole di Nehardea e di Pumbedita in Iraq? E dov’è il florido ebraismo di Esfahan e di Teheran? Nella nostra memoria. Scacciati, uccisi, decimati, perseguitati ed esiliati, i cristiani d’oriente vivono in prima persona la stessa condizione degli ebrei con cui hanno così a lungo convissuto e che hanno visto partire da quei luoghi”. Come i “nazareni” di Mosul.
La ong Open Doors ieri ha diffuso il suo rapporto annuale sui cristiani. Scrive che la loro persecuzione in Iraq ha raggiunto “proporzioni bibliche”.
Ci hanno chiesto quasi in lacrime protezione o qualsiasi forma di aiuto, con il tono l’idea che hanno i giorni contati…
Pensare che nel 2014 si vada ancora avanti con le persecuzioni religiose è veramente assurdo e mi fa credere che poi, rispetto al medioevo, non si siano fatti così tanti passi in avanti…