La guerra di Gaza, che senso ha?
Oggi, in parlamento, ho affrontato il tema delicato della guerra a Gaza:
secondo me il conflitto tra Israele e Palestina rappresenta probabilmente l’emblema della stupidità, dell’insensatezza, della pochezza dell’essere umano nonché dell’impotenza delle istituzioni e degli organismi internazionali di qualsiasi natura e provenienza.
Sin da quando ero bambino, da quando ho memoria, il messaggio che arrivava costantemente da quella parte del mondo per me era a senso unico: bombardamenti, distruzione, civili morti, follia, Guerra!Una guerra infinita, una guerra, che come ogni dannatissima guerra, non conosce e non conoscerà mai ne vincitori ne vinti, ma solo ed esclusivamente vittime e sconfitti.Cosa cambia per i civili palestinesi o israeliani, rimasti orfani, mutilati, senza casa, con la vita a brandelli ed il deserto intorno, quando vengono a sapere che le bombe provenivano da destra o da sinistra, da oriente o da occidente?Tanti, troppi discorsi spesi nelle istituzioni, discorsi belli, strappalacrime e ancora tante risoluzioni, da parte dell’Unione Europea, delle Nazione Unite…
Ma ancora, parallelamente, troppe armi vendute a chi le utilizza in maniera incosciente, impropria, folle!L’Unione Europea rappresenta gli Stati che hanno fatto la storia del mondo, ha la forza diplomatica per porre fine al conflitto e DEVE necessariamente fare di più affinchè vengano rispettate le convenzioni internazionali ed il principio di autodeterminazione dei popoli.
secondo me il conflitto tra Israele e Palestina rappresenta probabilmente l’emblema della stupidità, dell’insensatezza, della pochezza dell’essere umano nonché dell’impotenza delle istituzioni e degli organismi internazionali di qualsiasi natura e provenienza.
Sin da quando ero bambino, da quando ho memoria, il messaggio che arrivava costantemente da quella parte del mondo per me era a senso unico: bombardamenti, distruzione, civili morti, follia, Guerra!Una guerra infinita, una guerra, che come ogni dannatissima guerra, non conosce e non conoscerà mai ne vincitori ne vinti, ma solo ed esclusivamente vittime e sconfitti.Cosa cambia per i civili palestinesi o israeliani, rimasti orfani, mutilati, senza casa, con la vita a brandelli ed il deserto intorno, quando vengono a sapere che le bombe provenivano da destra o da sinistra, da oriente o da occidente?Tanti, troppi discorsi spesi nelle istituzioni, discorsi belli, strappalacrime e ancora tante risoluzioni, da parte dell’Unione Europea, delle Nazione Unite…
Ma ancora, parallelamente, troppe armi vendute a chi le utilizza in maniera incosciente, impropria, folle!L’Unione Europea rappresenta gli Stati che hanno fatto la storia del mondo, ha la forza diplomatica per porre fine al conflitto e DEVE necessariamente fare di più affinchè vengano rispettate le convenzioni internazionali ed il principio di autodeterminazione dei popoli.