IO E PATRIZIO CINQUE

IO E PATRIZIO CINQUE NON SIAMO CAMBIATI
Io: Patri’ l’avresti mai detto che ci saremmo rivisti dopo poco più di un anno ad una riunione regionale con te sindaco e io eurodeputato?
Lui: Certo che no, come non avrei mai pensato di trovarti con tutta quella barba, ma ti sei visto?
Io: Sii gentile ragazzino, sono sempre più grande di te!
Lui: Allora è vero, non sei cambiato di una virgola!
Non siamo cambiati.
E’ questo quello che avverto oggi mentre saluto attivisti e “colleghi” eletti. Patrizio da sindaco rimane il ragazzo perbene e composto di sempre, con quella luminosità morale che ti mette di buonumore. Federico sempre preparato e disponibile, che sta facendo risplendere Ragusa. Giancarlo, e gli altri portavoce all’Ars, emozionati e sinceri come se fossero ad un colloquio di lavoro a cui vogliono dare il meglio, si sono dimostrati un’altra volta all’altezza del difficile compito che gli abbiamo dato. I consiglieri comunali, determinati e instancabili come sempre, parlano dei problemi delle città preoccupati e commossi, col cuore costantemente rivolto ai loro cittadini.Non c’è differenza tra prima e dopo, nessun effetto collaterale post elezioni. Se è vero che il successo da alla testa, il “successo” del M5S invece ci ha regalato solamente la fortuna di vedere la bellezza della normalità dentro le istituzioni.
Questa è la vera, unica rivoluzione.Un attivista mi ha chiesto una foto, gli ho risposto che quello a volere una foto in realtà dovevo essere io.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: il lavoro più grande e importante lo fanno loro. Anche perché io in fondo, non sono altro che un semplice attivista emigrato a Bruxelles, che da lì continua a sognare, un mondo a 5 stelle…

Per dessert: abbracci e foto!

 

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