Strage Lampedusa: 3/10/2013
È passato un anno dal terribile naufragio di Lampedusa in cui morirono più di 300 donne, uomini e bambini.
Uomini, donne e bambini come noi, gente che scappava dalla propria terra per cercare una speranza, un futuro migliore.
Esattamente come milioni di italiani che sono emigrati in giro per il mondo, abbandonando i propri affetti per cercare una vita più dignitosa, o almeno un pezzo di pane.
Mi chiedo ogni giorno come si possa rimanere insensibili (e ancor peggio strumentalizzare in maniera becera) di fronte alla ricerca di aiuto da parte di persone disperate, che scappano da guerre (spesso generate dagli occidentali che vanno a sfruttare le loro risorse) e chiedono solo di stare in un posto sicuro…
Il minimo che possiamo fare oggi è ricordarli, ma state pur certi che continuerò la mia battaglia in Europa, affinché si evitino altre tragedie simili e si trovino soluzioni fattive e di buon senso, da condividere con tutti e 28 i paesi membri dell’Unione Europea.
Ogni giorno che passa senza trovare una soluzione a questa immensa emergenza rischia di essere un nuovo 3 ottobre!
Dobbiamo proteggere innanzitutto gli esseri umani e la loro dignità, perchè ricordate sempre che la vita è una ruota e quello che succede dall’altro lato del mare oggi, può succedere da questo lato domani.
ps. Eventuali commenti razzisti, xenofobi o intolleranti saranno eliminati e bannati gli autori. Scusate ma è una questione di dignità umana e io sono razzista nei confronti dei razzisti!