Yarmouk si trova a sud del centro di Damasco. Fondato nel 1957, il campo è servito come principale rifugio per decine di migliaia di palestinesi che avevano abbandonato le loro case durante e dopo la guerra arabo-israeliana del 1948. Nel corso degli anni, Yarmouk è cresciuto diventando un quartiere densamente popolato appena fuori della capitale siriana. Nella primavera del 2011, i siriani sono scesi in piazza per chiedere l’avvio di importanti e necessarie riforme da parte del presidente Bashar Assad, dando inizio alla rivolta siriana. A Yarmouk, i rifugiati palestinesi inizialmente hanno cercato di rimanere neutrali. Erano effettivamente divisi sulle proteste anti-governative: alcuni si identificavano con i ribelli e la loro causa, mentre altri sostenevano il governo di Assad. Alla fine, le fazioni di palestinesi pro e anti-Assad a Yarmouk hanno cominciato a scontrarsi. Nel 16 Dicembre 2012, l’aviazione siriana ha colpito diversi obiettivi civili nella zona, costringendo centinaia di residenti del campo a lasciare le loro case e andare in paesi vicini per sicurezza. L’intensità di questi scontri ha causato numerose vittime tra i civili e gravi danni alle proprietà. Le cose sono andate rapidamente di male in peggio. La milizia siriana ha imposto un blocco su tutto il campo nella primavera del 2013 e sistematicamente rafforzato il suo controllo sul flusso di persone, merci e cibo. 18.000 civili rimasti intrappolati all’interno. Senza possibilità di entrare o uscire e senza cibo la situazione è diventata insostenibile, mentre gli scontri armati sono continuati ad alta intensità per tutto il periodo in questione. UNRWA ha riguadagnato l’accesso al campo solo nel gennaio 2014, fornendo una quantità limitata di cibo, prodotti igienici e, infine, servizi medici di base. Le operazioni erano molto intermittenti, con l’area di distribuzione regolarmente sotto attacco. Di conseguenza, l’UNRWA è riuscita a soddisfare meno del 20% dei bisogni alimentari della popolazione civile rimanente. Assediata e bombardata dalle forze siriane per più di due anni, gli abitanti si sono svegliati nei primi giorni di aprile in una nuova realtà ancora più terrificante: i militanti ISIS sono entrati e hanno preso possesso di buona parte del campo dopo aver sconfitto diversi gruppi di milizie che operavano nella zona. Yarmouk si è trasformato in un campo di battaglia e centinaia sono stati feriti, mentre il solo ospedale funzionante è stato occupato dai terroristi, per poi essere preso di mira dai bombardamenti. Ora, il terrore ha preso il sopravvento e i residenti hanno due scelte: tentare di fuggire verso un qualche luogo di rifugio, o rimanere all’interno di quello che ora assomiglia ad un cimitero abbandonato.]]>