PENSIERO LIBERO – Differenze democratiche

Di Luigi Sunseri – Differenze democratiche

Il futuro dell’economia greca, e forse anche europea, si deciderà nelle prossime ore, nei prossimi giorni. Domenica 5 luglio ci sarà un referendum che lascia decidere ai greci se accettare o meno una serie di riforme chieste dai creditori come condizione per concedere nuovi aiuti.

La Grecia si troverà a scegliere se continuare a svendere tutti i suoi beni artistici e culturali, vedere scappare tutti i suoi giovani, e continuare a ricevere una ciotolina d’acqua e qualche pasto al mese da un’Europa che tutto è tranne che democratica, o in alternativa provare a liberarsi da queste catene dell’austerità e rischiare il tutto per tutto, scegliendo il proprio destino attraverso un’opportunità democratica che va utilizzata come leva per un futuro migliore.

Nel frattempo Tsipras, ha chiesto ai cittadini greci di votare no, mentre l’Europa, compatta, minaccia la libera scelta democratica del Paese greco. Vari leader europei, tra cui il presidente della Commissione Juncker e del parlamento Schulz, hanno iniziato una forte campagna per il sì.

La differenza tra leader sta nella forza delle proprie azioni.  Renzi fu in grado di tornare in Italia affermando di aver ottenuto maggiore flessibilità mentre in realtà era sempre obbligato a rispettare il rapporto deficit/Pil e inserire le clausole di salvaguardia che poi sono le stesse che dovrebbero applicare i greci ma nell’immediato. Tsipras, invece, ha provato a sedersi al tavolo dei suoi strozzini per 6 lunghi mesi tenendo testa alta e obiettivi chiari. Senza sottomettersi.

La differenza sta nel rimettere il futuro della propria Nazione al popolo, alla sua sovranità. Ma questo, in fondo, può essere compreso da chi è stato democraticamente eletto. E Renzi, non può.

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