PENSIERO LIBERO – Le vongole fanno tendenza

di Marco Affronte – PENSIERO LIBERO – Ci mancava solo Aldo Grasso. Domenica mattina anche lui, sulla prima pagina del Corriere della Sera, nientemeno, scrive un pezzo di colore sulle vongole. Ormai si parla solo di vongole: pochi giorni fa un articolo su Repubblica, poi un servizio del TG2, adesso Grasso e il CorSera. Tutti con lo stesso taglio: le norme assurde e cervellotiche dell’Europa, che cadono, astruse e senza senso, sulla testa degli ignari cittadini.

Nel caso in questione si parla in particolare della taglia minima delle vongole che, per norma europea, non possono essere pescate se sono più piccole di 25 mm. E tutti a dire, che assurdità, l’Europa ci viene a dire di quanti millimetri devono essere le vongole che mangiamo. Nessuno che approfondisce, che si informa, nemmeno chi dovrebbe farlo per mestiere. Tutti in modalità Salvini attivata. Non farti domande, se c’è una protesta, cavalcala.

Ci vuole poco, in effetti, a scoprire che la taglia minima delle vongole a 2,5 mm, era già stabilita da una legge ITALIANA, e già dal 1968 (DPR 2 ottobre 1968 n. 1639). L’Unione Europa ha solo ripreso, nel 2006, quella taglia. E perché proprio quella? Perché è una misura che garantisce, ce lo dicono biologi e ricercatori, che le vongole che peschiamo si siano già sicuramente riprodotte. Cioè, prima di portarle via dal mare, dobbiamo essere sicuri che abbiano lasciato una discendenza. E’ più logico così, vero? L’Europa potrebbe abbassare la taglia? Sí, ma solo su basi scientifiche solide si dimostra che così non si mette in pericolo la risorsa stessa; basi che al momento non ci sono a dispetto di alcune dichiarazioni frettolose. E’ meno astruso così, vero? la logica c’è: non vorremmo mica rompere l’uovo che domani ci darà la gallina, vero?

A proposito: la legge che impone una sanzione penale ai pescatori che vengono trovati con vongole più piccole della taglia minima è tutta ITALIANA. Negli altri paesi europei non c’è, né nelle norme della UE. Non ce lo chiede l’Europa, abbiamo fatto da soli.

Ma allora che succede? Perché tutta questa attenzione e questa strenua battaglia sulla taglia minima delle vongole? Per due motivi: il primo, PER AMMISSIONE DEGLI STESSI PESCATORI (perché io ci parlo spesso con loro, forse dovrebbe farlo anche qualcun altro), è che i controlli si sono inaspriti. Insomma la taglia minima c’era anche prima, ma spesso si chiudeva un occhio, o anche due. Sorpresa!

Il secondo motivo, e questo è serio, è che per motivi in gran parte sconosciuti, adesso le vongole dell’Adriatico muoiono prima di raggiungere i 25 mm. Intanto però i pescatori vedono la loro forma di sostentamento gravemente minacciata: possono vendere solo vongole grandi, ma quelle grandi sono pochissime. I motivi di questa variazione biologica non li sappiamo, abbiamo solo ipotesi, ed è una delle cose su cui abbiamo lavorato e aspettiamo i risultati. Io ho chiesto ed ottenuto che la Commissione eseguisse uno studio scientifico per capirne le ragioni: a settembre lo studio sarà pronto e ne trarremo le conclusioni. Abbiamo fatto anche altro, ma ne abbiamo giá parlato tante volte: Grasso, i giornalisti-Salvini, se vogliono, potrebbero fare lo sforzo di una piccola ricerca, o chiediamo troppo?

Ecco il link all’articolo di Marco Affronte http://www.marcoaffronte.it/2015/07/19/le-vongole-fanno-tendenza/

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