di Monia Benini – Pensiero Libero – La potenza di fuoco della lobby farmaceutica in Europa.
In un articolo recentemente pubblicato da NewEurope viene messo a nudo il peso di Big Pharma nell’influenzare le decisioni assunte a livello europeo.
Il Corporate Europe Observatory ha infatti reso disponibile un report che dimostra come l’industria spenda 15 volte di più degli attori della società civile che si occupano di salute e medicine. La scorciatoia per arrivare alle istituzioni di Brussels è il nodo affrontato nel documento, poiché com’è noto, la European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) spende circa 40 milioni di euro all’anno per accedere ai politici e ai funzionari della Commissione Europea.
Anche se le norme sulla trasparenza hanno indotto le industrie farmaceutiche a dichiarare spese più realistiche per quanto concerne il loro pressing, la spesa reale sarebbe – secondo il report – addirittura superiore a quanto dichiarato. Ad esempio, l’EFPIA avrebbe tenuto oltre 50 incontri con lo staff della Commissione nei primi 4 mesi e mezzo di vita della nuova squadra di governo europeo.
L’attenzione di Big Pharma, stando al report, è ora indirizzata verso i negoziati per il TTIP: i diritti di proprietà e i dati relativi agli studi clinici sono argomenti assolutamente prioritari per i futuri profitti dell’industria del settore. Sarebbe invece auspicabile vedere destinate le stesse risorse e gli stessi sforzi a una ricerca realmente imparziale e alla produzione di farmaci sicuri ed essenziali, a disposizione di tutti.
Di Monia Benini