Il nostro incontenibile premier ieri sera, in una trasmissione televisiva, ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale (di cui non si parla mai) e del valore strategico del continente africano, che secondo lui (o secondo le lobbies che lo manovrano e sostengono) non va lasciato in mano ai crescenti investimenti cinesi…
Insomma, dopo le prove muscolari in parlamento e l’attitudine repressiva nei confronti di qualsiasi dissenso interno e soprattutto esterno, l’ex rottamatore Matteo sta pensando seriamente alla campagna d’Africa, così come già qualcuno, tristemente noto alle nostre pagine di storia, fece nel secolo passato…
Mi occupo (come avrete sicuramente notato) di cooperazione internazionale allo sviluppo e lo faccio con estrema passione e concreta voglia di cambiare le cose…
Provo da tanto tempo ad affermare la sua primaria importanza per cominciare a riequilibrare le diseguaglianze ed intervenire sui massicci flussi migratori con una programmazione a medio-lungo termine (altrimenti sarà sempre emergenza e nessuna misura potrà risolvere i problemi)…
Una azione concreta è possibile solo attraverso un’idea di cooperazione che non faccia più il gioco della doppia corruzione (favoriamo le nostre multinazionali che speculano da un lato e foraggiamo la facile corruzione dei governatori dei paesi in via di sviluppo dall’altro) ma che si concentri su progetti e programmi concreti con programmi per raggiungimento di risultati…
Perché cari amici, diciamocelo chiaramente, finora abbiamo dato una barca di soldi per non raggiungere alcun risultato, se non fare ingrossare le tasche di alcuni scaltri speculatori, corruttori e corrotti…
Registro, per l’ennesima volta, tutta l’ignoranza di un primo ministro che continua a dire tutto ed il contrario di tutto pur di farsi bello vendendo il suo prodotto davanti all’opinione pubblica… Senza comprendere che la politica degli slogan è buona per vendere pentole ma non per risolvere alcun problema…
Se vogliamo dire come stanno le cose, la realtà è che in Italia, da più di tre mesi, non c’è più neanche un Viceministro per la cooperazione allo sviluppo. Lapo Pistelli era il responsabile della politica pubblica di cooperazione internazionale e ha abbandonato la barca a giugno per passare senza imbarazzo alcuno ad occuparsi delle relazioni internazionali dell’ENI. E questo di per se dovrebbe farci fare alcune riflessioni e domande sull’idea di cooperazione internazionale che ha Renzi…