di Luigi Sunseri – Pensiero Libero – LA GRECIA ANCORA CON IL FIATO SOSPESO (MA LE BANCHE NO)
Il conto alla rovescia è ripartito per l’ennesima volta e nubi minacciose incombono nuovamente sul futuro dei cittadini ellenici.
Infatti, dopo il raggiungimento dell’accordo estivo, la Troika aveva promesso alla Grecia lo stanziamento di 25 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche sull’orlo del tracollo. Tuttavia questo importo sarà effettivamente erogato solamente se il governo ellenico riuscirà entro pochi giorni (15 novembre) a soddisfare un lungo elenco di richieste.
Quarantotto punti, che prevedono riforme urgenti, fra le quali i tagli alla sanità, l’avvio della riforma delle pensioni, l’aumento delle imposte sul reddito, la deregulation del mercato energetico e numerose privatizzazioni. Ma la Troika ha allungato la mano anche verso i proprietari che non riescono a pagare il mutuo sulla prima casa: sarebbero ben 320 mila le famiglie che, a causa della crisi, non sarebbero più in grado di corrispondere regolarmente la rata del prestito ottenuto. Secondo Bruxelles questa situazione metterebbe in sofferenza il sistema bancario che sarebbe da tutelare attraverso i pignoramenti delle abitazioni, che sarebbero poi utilizzate come patrimonio utile a incrementare il capitale e a diminuire il rischio bancarotta per gli istituti finanziari.
Così se l’austerity e le nuove misure pretese dalla Troika rischiano di devastare definitivamente la Grecia, nell’attesa di un altro eventuale e artificioso tira e molla con il Governo, le banche e l’euro saranno gli unici soggetti da salvare a ogni costo. A qualsiasi costo, anche a quello della dignità dell’esistenza di milioni di cittadini.