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Fondi UE per la tutela della biodiversità agricola

In Sicilia abbondano varietà e specie agricole che costituiscono un enorme patrimonio di risorse genetiche vegetali, purtroppo oggi a rischio estinzione. Un patrimonio che è necessario conservare e mantenere per diversi motivi: garantire l’esistenza di caratteri di qualità organolettica e di resistenza alle avversità climatiche e/o fitopatologiche, creare produzioni di eccellenza di nicchia, svincolate da logiche di mercato globalizzato e conservare, per le generazioni future, le produzioni locali di qualità espressione delle tradizioni e della cultura agroalimentare mediterranea.

Il nuovo PSR Sicilia 2014-2020 prevede un’azione specifica volta alla realizzazione di campi di conservazione del germoplasma di specie frutticole, ad opera di soggetti privati che esercitino a qualsiasi titolo l’attività agricola nel territorio regionale siciliano

 Si tratta della Sottomisura 4.4.b) “Preservazione della biodiversità: campi realizzati da agricoltori custodi”, dotata di 5 milioni di euro.

Cosa finanzia?
L’operazione prevede la realizzazione di investimenti non produttivi che consentano di tutelare la biodiversità presente sul territorio regionale ed in particolare la conservazione e diffusione del germoplasma. Nella Programmazione 2007-2013 la stessa misura, denominata misura 214/2B “Preservazione della biodiversità: campi realizzati da agricoltori custodi” ha suscitato grande interesse e adesione da parte dei soggetti privati (“Agricoltori Custodi”) che esercitano l’attività agricola sul territorio regionale.

Il tipo di supporto previsto è volto alla realizzazione di un campo, che abbia una dimensione compresa fra un minimo di 2.000 mq e un massimo di 5.000 mq costituito da varietà tradizionali di specie frutticole inserite nel “repertorio delle cultivar/accessioni autoctone siciliane delle principali specie arboree da frutto” consultabile qui  nonché le varietà tradizionali inserite nel repertorio regionale istituito con DA 40/G/2014

L’impianto dovrà essere necessariamente realizzato in un unico corpo. La densità d’impianto dovrà essere, per i frutteti, non inferiore a 400 piante/ha e non superiore a 1.600 piante/ha, per i vigneti per uva da tavola non inferiore a 2.500 piante/ha e non superiore a 3.000 piante/ha; per gli impianti di fragola, la densità d’impianto dovrà essere non inferiore a 5 piante/mq e non superiore a 8 piante/mq per una superficie massima di 100 mq.

Il suddetto campo, inoltre, dovrà essere costituito da un minimo di 6 specie, tra quelle di cui all’elenco regionale e di almeno 2 varietà per specie; ciascuna varietà dovrà essere presente in un numero minimo di piante pari a 4 e massimo pari a 20.

La durata dell’impegno è di 7 anni.

Quali obblighi comporta?

L’adesione all’operazione comporta i seguenti obblighi:

  • mantenimento in ottimo stato vegetativo del campo attraverso l’adozione delle pratiche di conduzione quali: lavorazioni periodiche del terreno, concimazione, potatura, irrigazione ed ogni altro intervento atto a garantire la salvaguardia della vegetazione e delle produzioni e comunque secondo i criteri della buona pratica agronomica;
  • divieto di diradamento del campo al fine di evitare la conversione in impianto intensivo;
  • consentire gratuitamente la raccolta del materiale vegetale (marze, talee, gemme, etc.), per esclusiva finalità scientifica, da parte di Università ed Enti pubblici di ricerca, debitamente autorizzati dall’Amministrazione regionale;
  • consentire gratuitamente la raccolta delle produzioni frutticole, per esclusiva finalità scientifica, da parte di Università ed Enti pubblici di ricerca, debitamente autorizzati dall’Amministrazione regionale;
  • a richiesta, fornire gratuitamente alle strutture dell’Amministrazione regionale (Vivaio F. Paulsen o altre strutture) il materiale vegetale (marze, talee, gemme, etc.) necessario per la costituzione di nuovi campi.

Che tipo di sostegno è previsto?

Si tratta di un contributo in conto capitale. Il sostegno previsto è pari al 100% delle spese sostenute e rendicontate per l’attuazione delle operazioni ammissibili

Chi sono i beneficiari

“Agricoltori custodi” singoli o associati. Ai fini della presente azione, si intende per “Agricoltore custode” un soggetto privato che eserciti, a qualsiasi titolo, la pratica agricola nell’ambito del territorio regionale e che s’impegni a provvedere alla conservazione di varietà del germoplasma frutticolo siciliano inserite nel “repertorio delle cultivar/accessioni autoctone siciliane delle principali specie arboree da frutto” approvato

con DA 11 del 18 gennaio 2011 nonché la conservazione di varietà tradizionali inserite nel repertorio regionale istituito con DA 40/G/2014 ai sensi della LR 19/2013.

Quali spese sono ritenute ammissibili?

Le spese ammissibili sono:

  1. a) Costi di impianto: preparazione del terreno finalizzata alla creazione delle condizioni ottimali per l’attecchimento delle piante e lo sviluppo ottimale dell’apparato radicale (Analisi chimiche, scasso, frangizollatura, eventuale livellamento; ove necessario e adeguatamente motivate, potranno essere ammesse opere per il drenaggio dei suoli), tracciamento dei filari, acquisto, messa a dimore e protezione dei portinnesti, paletti

tutori, viabilità strettamente necessaria all’accesso al campo e vialetti di servizio all’interno dello stesso campo (spesa massima ammessa per tale voce: € 2.500,00), recinzione, impianto irriguo a micro portata e trasporto di suddetti materiali.

  1. b) Costi d’innesto: innesto, materiali connessi alla realizzazione degli innesti ed ogni altra operazione necessaria all’esecuzione dell’opera.
  2. c) spese generali relative in conformità all’articolo 45 lettera c), alla progettazione, alla direzione dei lavori, al collaudo e qualsiasi altro onere derivante da prestazioni professionali, comunque nella misura massima del 12% dell’importo relativo allo specifico investimento.

Quali sono le condizioni di ammissibilità?

L’aiuto viene concesso agli Agricoltori custodi che s’impegnano a realizzare l’impianto secondo le indicazioni dettate dall’Amministrazione regionale, e al mantenimento del campo aderendo all’operazione 10.1.8 “Mantenimento dei campi degli agricoltori custodi”. La dimensione minima dei campi è di ha 0,2 e massima di ha 0,5. I richiedenti al momento della presentazione della domanda di aiuto dovranno dimostrare la disponibilità delle superfici per tutto il periodo necessario ad effettuare l’impianto nonché per i 7 anni d’impegno relativi al mantenimento, in base ad un diritto reale di godimento debitamente provato attraverso la proprietà del bene o la presenza di un valido contratto registrato di affitto o di comodato d’uso (non sono ammessi contratti unilaterali e/o verbali). Inoltre, devono presentare un progetto integrato che descriva l’investimento da realizzare, in particolare dovrà contenere almeno:

  • elenco delle risorse genetiche interessate;
  • tempistiche di svolgimento delle attività progettate;
  • planimetrie e computo metrico;
  • eventuali autorizzazioni previste ai sensi della legislazione vigente per i lavori da eseguire;
  • dichiarazione d’impegno di adesione all’operazione 10.1.8 “Mantenimento dei campi degli agricoltori custodi”.

Quali sono i criteri di selezione dei progetti?

Verrà adottato un sistema di selezione basato su un punteggio che terrà conto della qualità del progetto, alla valenza ambientale e dei seguenti criteri:

a)ambito territoriale (aree prioritarie preventivamente individuate dal PSR; Parchi, riserve e aree di natura 2000);
b)qualità e coerenza del progetto (per le specie e varietà coltivate, maggior numero di piante per varietà,maggiore numero di varietà per specie e maggior numero di specie;
c)progetti realizzati nell’ ambito di fattorie didattiche già in attività;
d)qualificazione del soggetto proponente.

I principi dei criteri di selezione si tradurranno in griglie di criteri di selezione con relativo punteggio, che verrà sottoposto all’approvazione del Comitato di Sorveglianza che si riunirà nel corso dei prossimi due mesi.

 

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