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10 COSE DA SAPERE SULL’ OLIO TUNISINO

OLIO TUNISINO. L’aver portato una bottiglia di olio extravergine d’oliva siciliano in Parlamento Europeo ha destato molta curiosità nella stampa, sia italiana che straniera.
Si tratta di una provocazione, sicuramente, ma serve ad accendere un riflettore sull’argomento ed informare tutti prima che sia troppo tardi e si paghino gli effetti (come nel caso dell’agroalimentare con il trattato UE-Marocco).

Provo a spiegare come stanno le cose in 10 punti…

1) La proposta di aumentare l’import senza dazi di olio tunisino arriva dalla Commissione Europea per mano dell’alto rappresentante Federica Mogherini (esponente PD e del Governo italiano in Commissione Europea) con la motivazione di voler aiutare la Tunisia a stabilizzarsi in questo delicato momento di rischio terrorismo e radicalizzazione. Link Ufficiale

2) Il testo arriva in Parlamento Europeo e nella votazione in commissione INTA (Commercio Internazionale) votano a favore del provvedimento i grandi gruppi europei, compreso il gruppo dei socialisti di cui il PD fa parte( Link  voto in commissione Bettini e Mosca)
Il Presidente del gruppo del Socialisti e Democratici Europei è Gianni Pittella (esponente lucano PD da lunga data a Bruxelles eletto nella circoscrizione meridionale). Lui presiede un gruppo composto da 190 membri provenienti da 28 stati, il secondo in grandezza dopo il PPE (dove ci sono FI-UDC-NCD).
Per intenderci, se per il PD (ma anche FI/NCD/UDC) fosse una priorità bloccare questo provvedimento potrebbero mettere il veto al proprio gruppo come condizione imprenscindibile. Al posto di asservirsi alle scelte degli altri, come hanno sempre fatto nel silenzio generale.

3) Alcuni noti esponenti del PD in Europa, come l’ex ministro dell’agricoltura Paolo De Castro, sotto pressione dal tam-tam mediatico che abbiamo innescato sull’argomento dopo il voto in commissione, hanno preso le distanze dal PD dichiarando che il PD in Europa voterà contro la proposta della Commissione Europea (quindi del PD stesso) !?!?!

4) Il voto finale in plenaria (l’intero Parlamento Europeo) sul testo uscito dalla commissione INTA è previsto per mercoledì 24 febbraio a Bruxelles.

5) Non si capisce se il PD sia dalla parte della Mogherini e chi dice che questo provvedimento sia giusto e vada difeso oppure sia dalla parte di De Castro e quelli che dicono che questo provvedimento va bocciato. Non si capisce se Pittella farà gli interessi del suo territorio (chiedendo a tutto il gruppo S&D di votare contro) o asseconderà richieste altrui.

6) Il Primo Ministro della Tunisia è uno dei più grossi produttori d’olio d’oliva.

7) Siamo d’accordo sul fatto che si dovesse/potesse aiutare la Tunisia contro il rischio radicalizzazione e terrorismo, ma un esponente italiano nella commissione europea e gli esponenti del partito di Governo avrebbero dovuto/potuto imporre che queste misure di sostegno provenissero dai paesi più in salute, come la Germania o il Lussemburgo (che attrae multinazionali con fiscalità di vantaggio). Invece di colpire le regioni del mediterraneo che sono già in grossa crisi e difficoltà. Non si può rischiare, per non fare radicalizzare i tunisini, di far radicalizzare i siciliani e i calabresi.

8) Parlamentari e società civile tunisina, che abbiamo più volte incontrato, non chiedono ne ritengono risolutivo un sostegno nel settore olivicolo-oleario che è perlopiù in mano a grandi produttori. Piuttosto hanno chiesto sostegno nel settore turistico e/o altri settori occupazionali.

9) Il fatto che 35.000 tonnellate senza dazi da importare in più ogni anno non siano una cifra stratosferica non significa che non vada a colpire un settore di grande qualità già messo in ginocchio dall’aggressione delle multinazionali, dalla concorrenza scorretta e dalla contraffazione.

10) Con il #M5S in Parlamento Europeo, rispetto a prima, c’è la possibilità che il territorio venga a conoscenza e si possa esprimere sulla questione mettendo la giusta pressione sugli eletti del territorio di tutti i partiti. Non come altri trattati di cui ci si è accorti solo dopo che sono stati approvati.

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