di Monia Benini – Pensiero Libero – Secondo l’ultima previsione economica della Commissione Europea, non ci sono dubbi. I Paesi che rientrano sotto l’acronimo PIGS (tanto amato da parecchi economisti e politici per il suo significato inglese di “maiali”) stanno minacciando ancora una volta l’economia dell’Unione (Fonte: http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I115896 ).
Portogallo, Italia, Grecia e Spagna si staglierebbero dunque all’orizzonte come minacciose nuvole di tempesta. Quando i mal di pancia della Troika e della grande finanza diventano palesi, i Paesi non possono fare altre che mettersi in riga. La Grecia insegna. Ma insegnano anche i micidiali memorandum d’intesa imposti in passato anche all’Irlanda, al Portogallo, alla Spagna e a Cipro. Per ora l’Italia ha scampato il pericolo, ma quando il Commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici dichiara [Fonte: http://ec.europa.eu/avservices/video/player.cfm?ref=I115897] che il nostro Paese ha un certo margine di flessibilità, ma anche che è stato anche il primo e l’unico a ottenere più tempo per sistemare i propri conti pubblici grazie alle riforme strutturali realizzate, significa che non è più il caso di tirare la corda.
La maggiore preoccupazione per l’Europa è comunque rappresentata dal Portogallo, dove la coalizione di centro-sinistra sta dando non pochi grattacapi alle istituzioni europee, avendo rifiutato gli sforzi supplementari richiesti dalla Commissione Europea per diminuire il deficit portandolo sotto l’obiettivo del 3% sul PIL quest’anno. [Qui il parere della Commissione sul piano budgetario presentato dal Portogallo: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-16-253_en.htm)
Pure la Spagna potrebbe seguire a ruota i vicini di casa, poiché secondo le stime della Commissione, dovrebbe trovare altri 8 miliardi di euro per portare il suo rapporto deficit/PIL al 2,8% quest’anno, alla faccia della previsione di un 3,6%. Tuttavia il leader dei Socialisti sta negoziando con Podemos la formazione di un nuovo governo e quest’ultimo è del tutto contrario a nuovi tagli. Moscovici è apparso sibillino anche in questo caso sostenendo che non si tratta di un giudizio sui politici spagnoli, ma che in ogni caso la scadenza per bilanciare i conti pubblici deve essere rispettata [ Fonte: http://www.euractiv.com/sections/euro-finance/pigs-threaten-eus-growth-prospects-commission-warns-321606].
Nel frattempo, non accenna a diminuire la morsa sulla Grecia, dalla quale sono attesi passi decisivi per il contenimento della spesa delle pensioni. Tsipras sembra però tergiversare, perché proprio le pensioni sono rimaste la sola forma di reddito su cui poggiano la propria esistenza intere famiglie.
Il rischio di un’altra tempesta finanziaria è quindi concreto e la Commissione Europea comincia a tuonare verso i PIGS, responsabili – a suo dire- dell’indebolimento generale dell’economia dell’Unione che dovrebbe avere una crescita inferiore a quanto previsto in autunno. Speriamo di non dover dire ancora una volta … “tanto tuonò, che piovve”.