Nuove speranze per l’agricoltura siciliana? No, lavate con Perlana. Passaparola!!!
Chi ha la mia età ricorderà di certo la pubblicità che veniva trasmessa in Italia per pubblicizzare il famoso ammorbidente.
Siamo in piena e duratura crisi del settore agricolo siciliano, gli effetti devastanti degli accordi di libero scambio tra UE e Nord-Africa sta portando all’estinzione dell’agricoltore siciliano e della cultura agricola siciliana, favorendo lo sviluppo di fenomeni come il caporalato, la schiavitù dei campi e la speculazione sul prezzo da parte della GDO e degli intermediari senza scrupoli.
Preme sottolineare che, tra tutti i problemi che attanagliano il settore agricolo siciliano, quello degli accordi di libero scambio con i paesi del Nord Africa è solo una tessera del grande puzzle dei problemi agricoli. Infatti citando i problemi atavici dell’agricoltura ricordiamo: la siccità di acqua per l’irrigazione dei campi dovuta alla mancanza di controllo, sviluppo e manutenzione della condotta idrica; l’altissimo prezzo dell’acqua per uso agricolo; la mancanza di volontà, di risorse e d’impegno al fine di creare filiere di produzione e consumo di dimensioni territoriale/regionale, mercato dei prodotti/marchi regionali d’eccellenza (es. km 0, acquisti diretti, marchi di qualità, etc.).
Da un paio di mesi assistiamo ad un teatrino mediatico/istituzionale, messo in atto da chi occupa posizioni di potere e istituzionali, come il ministro all’agricoltura Martina o il neo (lavato con Perlana) assessore della Regione siciliana Cracolici.
In particolare, si fa riferimento a temi ben specifici riguardanti il settore agricolo, precisamente la questione “importazione olio di oliva dalla Tunisia” e la “concorrenza sleale” permessa dagli accordi di libero scambio con il Nord Africa.
Andiamo con ordine e occupiamoci delle dichiarazioni del ministro Martina a seguito: della riunione del Consiglio europeo su agricoltura e pesca, di interviste, incontri con i sindaci e partecipazione ad eventi organizzati da eurodeputati e deputati del PD in Sicilia, che non siedono neanche nelle commissioni di competenza sulla politica agricola.
Martina, su pomodoro chiesto clausola salvaguardia Ue – Su olio Tunisia rischio è aumento import strutturale . L’ansa è del 15 febbraio proprio a seguito della riunione del Consiglio dei ministri europei dell’agricoltura e la pesca.
Peccato però, perché facendo una piccola ricerca sul sito del Consiglio europeo troviamo i temi discussi e la questione delle clausole di salvataggio e revisione degli accordi UE Nord – Africa è stata affrontata (forse!) con grande attenzione, infatti la richiesta di discussione è arrivata dal ministro dell’agricoltura spagnolo, anche se inserita nel più importante ordine del giorno della riunione. Varie ed eventuali.
Link documenti Consiglio europeo agricoltura e pesca del 15/02/2016:
richiesta spagnola per odg su situazione mercato agricolo
L’Assessore, l’eurodeputata e gli eventi “agricoltosi” in Sicilia
Dopo aver ottenuto finalmente una poltrona, l’assessore all’agricoltura e pesca, Cracolici (memorabili i suoi interventi all’ARS contro il suo governo PD – Crocetta) inizia ad affiancare l’eurodeputata del PD in un tour siciliano al fine di presentare l’avvio del nuovo PSR 2014/2020 e del Feamp.
I due, durante questi eventi finanziati alternativamente con il patrocinio di comuni o con rimborsi elettorali del PD, riescono a fare nello stesso tempo disinformazione e becero populismo.
Disinformazione, lanciando messaggi sbagliati, ad esempio addossando alla burocrazia europea la colpa del mancato utilizzo delle risorse del PSR 2007/2013, quando invece tutti sanno che l’Autorità di gestione dei fondi UE è la Regione siciliana e che negli ultimi 3 anni questo ruolo è stato ricoperto dal governo di cui Cracolici.
Populismo becero, quando figure istituzionali come il ministro, l’assessore o peggio ancora dipendenti della commissione europea si prestano a partecipare a tristi teatrini politici che andavano di moda negli anni 70. Infatti, il modus operandi è sempre lo stesso, l’improbabile trio sta battendo tutto il territorio regionale al fine di presentare l’ennesima opportunità per gli agricoltori, i 2,2 Mld del nuovo PSR che Cracolici, Crocetta e il solito PD gestiranno. Niente di male, alcuni penseranno, visto che questa è la democrazia bellezza. Invece no, perché oltre al danno (risorse PSR e UE finiti in mano alla mafia, mai arrivati a potenziali beneficiari e sperperati per eventi, sagre e loghi da migliaia di euro), il settore agricolo siciliano è costretto a subire anche la beffa, infatti, almeno per altri 2 anni, la gestione dei nuovi fondi sarà nelle mani di chi ha creato, alimentato e non risolto i problemi dell’agricoltura siciliana.
Disinformazione e populismo becero che sono stati amplificati dalla questione “Olio di oliva tunisino”. E’ sotto gli occhi di tutt’Italia il maldestro tentativo del PD di incutere confusione tra i cittadini e gli operatori del settore dell’olio. Infatti mentre il trio Cracolici-Giuffrida-Martina rassicurano un loro impegno nelle sedi opportune, nelle stesse sedi i loro colleghi di partito, come la Mogherini, si battano per portare avanti l’iniziativa. (per maggiori info sulla questione Olio di oliva tunisino clicca qui)
Azioni comuni suggerite
- Accordi libero scambio UE/Nord Africa: Chiedere a Renzi e Martina di dimostrare di avere la forza di far fissare come odg i temi di “revisione accordi UE/nord africa e attivazione immediata clausole di salvataggio previste” e “istituzione task force per le questioni inerenti al mercato agricolo mediterraneo UE e extra UE”
- Promuovere le reali opportunità di confronto diretto e pubblico con la commissione europea, vedi questa bella iniziativa
- I meetup, attivisti, associazioni di categoria e cittadini debitamente informati dovrebbero presenziare agli eventi programmati cercando di intervenire, interrogare e sottolineare la disinformazione e i veri problemi