Nel nuovo periodo di programmazione 2014-2020 una parte delle risorse del nuovo PO FESR si focalizzeranno sulle città. Il territorio siciliano è stato suddiviso in 4 zonizzazioni territoriali, in base alle quali veicolerà una certa parte di fondi in base alle specifiche esigenze dei territori. Ecco i cluster individuati:
Agende Urbane per le 18 città siciliane polo e/o con popolazione superiore a 50.000 abitanti.
Procedura dedicata per il cluster di città intermedie caratterizzate da dimensione demografica tra i 30 ed i 50.000 abitanti, da un indice RU molto alto, dall’aver elaborato un Piano Strategico e/o dall’essere stati titolari della progettazione integrata (PISU) nel ciclo 2007/2013.
Agende Territoriali per le 5 aree interne siciliane selezionate
Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo per i territori ammissibili all’attivazione dello strumento, ovvero quelli inseriti nella zonizzazione PSR e, quindi, i territori ricadenti nelle aree rurali B, C e D
In questo documento ci occuperemo della prima zonizzazione: le cosiddette “Agende Urbane”.
Quali sono i temi su cui si concentreranno le risorse delle Agende Urbane?
Ridisegno e modernizzazione delle funzioni e dei servizi urbani per i residenti e gli utilizzatori della città;
Pratiche e progettazione di inclusione sociale per i segmenti di popolazione più fragile e per aree e quartieri disagiati, espandendo e migliorando i servizi sociali in aree marginali o per fasce fragili di cittadinanza;
Rafforzamento della capacità delle città di potenziare, sostenere e attrarre l’insediamento di segmenti locali pregiati di filiere produttive globali e favorire la crescita di servizi avanzati;
più un quarto driver regionale: patrimonio naturale/culturale e competitività turistica
Quali sono le città coinvolte?
Innanzitutto i criteri attraverso cui sono state indivduate:
città Polo (definizione DPS)
popolazione > 50.000 abitanti
indice di rango urbano (RU)* molto alto;
Le dimensioni considerate dall’indice RU sono: dinamicità demografica, accessibilità, competitività, servizi)
L’Agenda Urbana (AU) del Programma coinvolge in definitiva 18 città ammissibili. Eccole:
Come funziona lo strumento dell’Agenda Urbana?
Tutto ruota attorno allo strumento denominato ITI (Investimenti territoriali integrati). Saranno attivati da 8 a 10 ITI:
4 nelle città con popolazione residente >100.000 ab. (Palermo, Catania, Messina, Siracusa).
Le città eleggibili della classe cintura (Bagheria, Acireale > 50.000) saranno aggregate all’AU comune con i Poli metropolitani di riferimento
2 nei Poli/capoluoghi del sistema centro meridionale, uno comprendente le città contermini (Caltanissetta, Enna) e uno per Agrigento;
1 o 2 nel sistema sud–orientale: Gela, Vittoria, Ragusa, Modica;
1 o 2 nel sistema urbano occidentale: Trapani/Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano.
N.B.: Nei sistemi policentrici occorre che gli ITI siano costituiti da almeno due città eleggibili che insieme raggiungano una popolazione residente >100.000 ab. o tra le quali vi sia immediata continuità territoriale. (Il Polo intercomunale Trapani/Erice equivale ad una città ai fini dell’aggregazione)
Quali sono le Azioni attivabili dagli ITI e quante risorse sono disponibili?
A quanto ammonta la dotazione per le singole città?
La dotazione finanziaria degli ITI urbani (risorse FESR 315.068.335; risorse totali 420.091.113) sarà ripartita per il 20% in quote pari tra le città eleggibili e per il restante 80% sulla base di un indicatore composito popolazione (70%) / territorio (30%).
Quali sono le procedure per attivare un ITI?
L’Autorità di Gestione definisce metodologia e criteri per la istituzione dell’Autorità Urbana e l’approvazione della strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS), che sono approvati dal Comitato di Sorveglianza del Programma FESR;
L’Autorità Urbana cura l’elaborazione della SUS che deve essere approvata dall’AdG che ne modula l’allocazione finanziaria tra gli Assi del Programma e stabilisce con apposita convenzione le funzioni delegate;
AdG ed Autorità Urbane redigono di concerto i criteri (aggiuntivi) di selezione delle operazioni. Anche tali criteri devono essere approvati dal Comitato di Sorveglianza;
L’Autorità Urbana seleziona le singole operazioni, mentre resta in capo all’AdG la verifica di coerenza delle stesse con la strategia SUS.
L’AdG deve comunque verificare l’ammissibilità delle operazioni e la sostenibilità ambientale dell’ intera Agenda Urbana (art.8).
Quali sono i requisiti di ammissibilità di un’Agenda Urbana?
1) Piano di Organizzazione che definisca
-la struttura responsabile
-le risorse umane, strumentali e finanziarie;
-il modello organizzativo ed il responsabile delle attività di monitoraggio*
2) Tabella dei parametri di deficitarietà strutturale e dichiarazione che l’Ente non si trova in condizione di dissesto finanziario
3) Nomina del responsabile del Piano anticorruzione e approvazione del Piano comunale triennale anticorruzione.*
4)Attestazione del dirigente responsabile dell’avvenuta dotazione degli strumenti per il protocollo elettronico e della posta certificata.*
(*per AU sovracomunali: i requisiti sono richiesti a livello dei singoli Comuni)
Nel caso di ITI/Agende Urbane comprendenti città del PON Metro (Palermo con Bagheria, Catania con Acireale, Messina), l’Autorità urbana è già individuata nel Sindaco del Comune PON Metro
L’organizzazione dell’Autorità Urbana dovrà valere per l’intero arco temporale di programmazione ed attuazione dell’Agenda Urbana ed il relativo Piano verrà adottato dai competenti organi di governo locale
La struttura responsabile del programma complesso sarà anche interfaccia dell’AdG per la rilevazione di performance dell’attuazione, al fine della sana gestione finanziaria dell’Agenda Urbana.
Non potrà ricoprire il ruolo di Autorità Urbana un Comune sciolto per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso