Argomento delicato, e per molti sconosciuto, è quello riguardante la persecuzione delle persone affette da albinismo nella regione sud orientale del continente africano. Si tratta anche di un argomento assurdo e ve ne accorgerete non appena esporrò qui di seguito la questione. Assurdo perché è incredibile realizzare che nel 2016 esistano ancora certe pratiche che abbiano a che fare con rituali magici e occultismo, ma soprattutto pratiche che prendano di mira esseri umani prevedendone l’abuso, la mutilazione, l’amputazione e l’uccisione a scopi magici o pseudo-curativi. Ma purtroppo è questa la realtà che deve affrontare la comunità albina in Malawi, anche se, come ho già detto, si tratta di una pratica diffusa un po’ ovunque nell’Africa sudorientale, laddove l’ignoranza e la superstizione incontrano la povertà e la disperazione. Nondimeno, vi è una diffusa discriminazione sociale che include la violenza verbale e l’esclusione dall’accesso ai servizi pubblici di base. Si pensa che gli albini, discriminati proprio per il colore della loro pelle, non sarebbero esseri umani, ma “fantasmi incarnati”, creature sovrannaturali da cui alcuni guaritori ritengono di poter ricavare potenti talismani. Diffusa è infatti la credenza che gli organi degli albini possano guarire, cambiare il destino, aiutare la sorte. Secondo un rapporto pubblicato dalla Croce Rossa, gli stregoni nella vicina Tanzania sono disposti a pagare fino a $ 75.000 per un set completo di parti del corpo di un albino, ovvero tutti e quattro gli arti, genitali, orecchie, lingua e naso. Mentre gli attacchi in precedenza avevano luogo maggiormente in Tanzania, Kenya e Burundi, adesso, nel corso degli ultimi mesi, i “cacciatori di albini” sembrano essersi spostati in Malawi in particolare. Ci sono tra le 7.000 e 10.000 persone albine in Malawi su una popolazione di 16,5 milioni. Il governo del Malawi non è riuscito a proteggere queste persone, lasciando questo gruppo alla mercé di bande criminali che da questo traffico traggono lucrosi profitti. Secondo i servizi di polizia locali, almeno 69 persone con albinismo sono state attaccate in Malawi dal 2014. Amnesty ha detto che almeno 18 persone sono state uccise, altre cinque rapite dal novembre 2014. Almeno quattro sono stati uccisi solo nel mese di aprile 2016. Le condizioni di vita sono diventate così difficili per le persone albine in Malawi, che adesso rischiano di essere sterminate, come ha affermato l’esperta delle Nazioni Unite Ikponwosa Ero. La miglior risposta al problema deve consistere in un approccio integrato che coinvolga polizia, magistratura, leader religiosi e tradizionali, nonché membri della società civile. Polizia e magistratura devono ricevere una formazione specifica per condurre le indagini e perseguire i casi in tribunale con la massima fermezza. Le nazioni interessate devono adottare una politica comune e coordinata in modo da agire e affrontare il problema congiuntamente attraverso un intervento multisettoriale. I leader tradizionali, quelli religiosi e della società civile, devono invece contribuire a sensibilizzare la popolazione per trattare gli albini con la dignità che va loro riconosciuta come esseri umani. ]]>