Fondi UE per l’acquacoltura in Sicilia

In che cosa consiste il bando? La sottomisura 1 prevede investimenti produttivi, diversificazione della produzione dell’acquacoltura e delle specie allevate, ammodernamento ed innovazione, miglioramento delle condizioni di lavoro, d’igiene, della salute dell’uomo e del benessere animale, miglioramento della qualità dei prodotti, diversificazione del reddito delle imprese tramite lo sviluppo di attività complementari. La sottomisura 2 prevede il miglioramento dell’ambiente e riduzione dell’impatto negativo e il risparmio delle acque d’allevamento utilizzate mediante l’adozione di sistemi di ricircolo delle acque di allevamento. La sottomisura 3 prevede l’incremento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo di fonti rinnovabili di energia. Il sostegno può essere concesso per l’incremento della produzione e/o per l’ammodernamento delle imprese acquicole esistenti o per la costruzione di nuove imprese acquicole. Che tipologie di progetti sono ammessi? Il PO FEAMP 2014-2020 può finanziare, per le tre sottomisure, le seguenti tipologie di intervento: Sottomisura 1 – Nuovi investimenti produttivi, ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti che realizzino: a) investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura; b) la diversificazione della produzione dell’acquacoltura e delle specie allevate; c) l’ammodernamento delle unità di acquacoltura, compreso il miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza dei lavoratori del settore dell’acquacoltura; d) miglioramenti e ammodernamento connessi alla salute e al benessere degli animali, compreso l’acquisto di attrezzature volte a proteggere gli allevamenti dai predatori selvatici; f) investimenti destinati a migliorare la qualità o ad aggiungere valore ai prodotti dell’acquacoltura; g) il recupero di stagni o lagune di acquacoltura esistenti tramite la rimozione del limo o investimenti volti a impedire l’accumulo di quest’ultimo; h) la diversificazione del reddito delle imprese acquicole tramite lo sviluppo di attività complementari. Il sostegno per questa lettera è concesso alle imprese acquicole solo se le attività complementari rappresentano attività acquicole chiave dell’impresa, compresi il turismo legato alla pesca sportiva, i servizi ambientali legati all’acquacoltura o le attività pedagogiche relative all’acquacoltura; Sottomisura 2 – Investimenti per la riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente, ivi compresi l’adozione di sistemi multitrofici e produttivi che riducano al minimo l’utilizzo di acqua e che realizzino: e) investimenti per la riduzione dell’impatto negativo o l’accentuazione degli effetti positivi sull’ambiente, nonché l’uso più efficiente delle risorse; i) investimenti volti all’ottenimento di una considerevole riduzione nell’impatto delle imprese acquicole sull’utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d’acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica; j) la promozione dei sistemi di acquacoltura a circuito chiuso in cui l’allevamento dei prodotti acquicoli avviene in sistemi chiusi a ricircolo che riducono al minimo l’utilizzo di acqua; Sottomisura 3 – Investimenti volti al miglioramento dell’efficienza energetica e all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, che conseguano gli obiettivi: k) l’aumento dell’efficienza energetica e la promozione della conversione delle imprese acquicole verso fonti rinnovabili di energia. Gli interventi progettuali proposti devono essere cantierabili entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria e comunque prima della definizione della graduatoria definitiva. Quali sono i soggetti ammissibili a finanziamento? Sono ammissibili a finanziamento le imprese acquicole che operano nel settore della pesca, dell’agricoltura e dell’acquacoltura e che hanno una dimensione aziendale di micro, piccole o medie imprese (PMI): – microimpresa, ovvero un’impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR; – piccole imprese, ovvero un’impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EUR; – medie imprese, ovvero un’impresa che occupa meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR. Di quante risorse si tratta? A ciascuna impresa acquicola verrà riconosciuto il 50% delle spese ammissibili. Quali sono le scadenze? Ai fini dell’erogazione del finanziamento, le proposte dovranno pervenire entro le ore 14:30 del 19 dicembre 2016. Per maggiori informazioni trovate tutta la documentazione completa qui: http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssessoratoregionaledelleRisorseAgricoleeAlimentari/PIR_DipPesca/PIR_FondiUnioneEuropea/PIR_FEAMP20142020/PIR_Bandi/PIR_2016/PIR_Misura248]]>

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