Il mio raccolto è passato da 2.500 kg degli scorsi anni a soli 8 kg quest’anno Mi chiamo Santi Ventura e sono siciliano. Vivo a Gela, Paese con tante criticità e con un un insediamento industriale intensivo.
Ho voluto comunque scommettere e investire parte del mio reddito e del mio tempo nel settore agricolo, tenendo conto dei rischi che avrei affrontato.
Nel sud Italia, la raccolta delle olive è in diminuzione causa le scarse precipitazioni avute negli ultimi anni. La Sicilia si trova a dover affrontare il problema della desertificazione del territorio. L’approvvigionamento di acqua diventa sempre più costoso e impraticabile. Le dighe, oltre ad essere vuote, non sono provviste di nuove tecnologie e non godono di interventi di manutenzione da quasi 30 anni.
Questo ha inciso molto sulla grande distribuzione ma anche sul piccolo agricoltore che non riesce a fronteggiare la concorrenza di prodotti che arrivano da fuori perché l’habitat nel quale deve coltivare non gli permette un raccolto di qualità.
I dati dei frantoi di quest’anno sono molto significativi. Il mio raccolto di olive è passato da 2.500 kg degli scorsi anni a soli 8 kg quest’anno. Anche altri alberi da frutto hanno prodotto poco raccolto. In passato, che io ricordi, ci sono state scarse annate di precipitazioni ma si riusciva ad irrigare attraverso le dighe.
Oggi, le dighe Cimia, Comunelli e Disueri, non sono più funzionanti e richiedono interventi di manutenzione. Per riportare la situazione alla normalità bisognerebbe rimboschire l’area del sud della Sicilia per permettere maggiore umidità utilissima per le piante e il territorio.
Serve maggiore attenzione da parte della Regione e dell’Europa.]]>