Il PON FEAMP finanzia interventi nel settore della pesca. In particolare la Misura 1.43 prevista dal PON FEAMP per la Sicilia ha una dotazione di 9,4 milioni di euro e finanzia due tipologie di beneficiari, pubblici e privati ed è articolato nelle seguenti azioni: ‐ azione a): interventi infrastrutturali pubblici (5,4 milioni) ‐ azione b): investimenti proposti da imprese private operanti in area portuale nel settore della pesca (4 milioni) Quali sono gli interventi ammissibili? Il presente bando prevede il finanziamento di proposte per la riqualificazione dei sistemi portuali della pesca avanzate da soggetti pubblici e privati. Con riferimento agli interventi infrastrutturali, avanzati sia dalla sfera pubblica che privata, si specifica che le opere da realizzare dovranno insistere nelle aree portuali esclusivamente destinate alla pesca e, laddove non siano allocate su tali aree dovranno risultare esclusivamente funzionali al settore della pesca. Relativamente agli investimenti quali gli acquisti attrezzature, macchinari, etc si rappresenta come gli stessi dovranno risultare esclusivamente funzionali al progetto proposto che, come precedentemente esplicitato, deve esclusivamente essere connesso al settore della pesca. Si esplicitano, di seguito, a titolo esemplificativo, alcune tipologie di intervento ammissibili nell’ambito del presente bando ripartite fra interventi proposti da soggetti pubblici e privati: Azione a) – interventi infrastrutturali pubblici: ▪ interventi di riqualificazione fisica dei porti pescherecci (rifacimento pavimentazioni, arredo urbano, illuminazione, realizzazione sotto-servizi, impiantistica, etc…); ▪ riqualificazione ed ampliamento di banchine; ▪ riqualificazione o nuova realizzazione di piccoli ripari di pesca; ▪ riqualificazione di sale per la vendita all’asta anche attraverso infrastrutturazioni immateriali (sistemi informativi di gestione della sala); ▪ realizzazione impianti di rifornimento acqua; ▪ realizzazione di impianti per lo stoccaggio ed il recupero dei rifiuti marini. Le amministrazioni proponenti dovranno avanzare proposte progettuali mirate a garantire effettiva efficacia all’investimento attivato attraverso tipologie di intervento che impattino significativamente e con determinazione sulla qualità fisica dei luoghi e nel miglioramento delle condizioni di lavoro degli operatori. Al fine di garantire una rapida fase di realizzazione di tali interventi, nell’ambito dell’azione a) sarà garantita, attraverso un criterio di selezione specificamente connesso alla cantierabilità, priorità agli interventi dotati di un livello di progettazione più avanzato. Azione b) – investimenti proposti da imprese private operanti in ambito portuale nel settore della pesca: ▪ acquisto di macchinari ed attrezzature (bancali per la vendita del pescato, scali di alaggio, movimentazione imbarcazioni, etc…); ▪ riqualificazione fisica e funzionale degli ambienti di lavoro; ▪ realizzazione o potenziamento impianti di produzione ghiaccio e di erogazione acque in area portuale. Quali sono i soggetti ammissibili a finanziamento? Il presente bando finanzia iniziative proposte sia da soggetti pubblici che da privati. Con riferimento ai soggetti pubblici sono ammissibili a finanziamento le proposte avanzate da:
- Enti pubblici (Città metropolitane, comuni, liberi consorzi comunali);
- Autorità portuali;
- Altri organismi pubblici proprietari di aree portuali o designati della loro gestione.
- la costruzione di nuovi porti, di nuovi siti di sbarco o di nuove sale per la vendita all’asta;
- attrezzature portuali, luoghi di sbarco e ripari di pesca nelle acque interne;
- la realizzazione di nuove barriere di protezione per le imbarcazioni;
- interventi di riparazione e/o manutenzione ordinaria;
- interventi, in aree portuali, non destinate ad attività della pesca professionale.
- costi relativi a multe, penali, ammende, sanzioni pecuniarie, oneri e spese cessuali e di contenziosi;
- deprezzamenti e passività;
- costi relativi alle composizioni amichevoli, agli arbitrati e gli interessi di mora;
- commissioni per operazioni finanziarie, perdite di cambio e altri oneri finanziari;
- interventi di riparazione e/o manutenzione ordinaria;
- contributi in natura;
- oneri concessori;
- locazione finanziaria (leasing);
- materiali di consumo connessi all’attività ordinaria del beneficiario e per i quali non sia dimostrata l’inerenza alle operazioni finanziate;
- IVA se recuperabile;
- altre imposte, tasse ed oneri;
- spese per viaggio, vitto e alloggio;
- investimenti che comportano la sola acquisizione di immobili;
- spese per procedure amministrative, brevetti e bandi di gara;
- acquisti di arredi, attrezzature d’ufficio, attrezzature informatiche non strettamente legati agli investimenti generali proposti;
- parcheggi e spazi verdi (solo per azione b);
- acquisto autoveicoli e mezzi di trasporto ;
- edifici ad uso residenziale;
- spese di rappresentanza per il beneficiario presso le Pubbliche Amministrazioni;