#Poletti non ha avuto motivi per “togliersi dai piedi” e andare all’estero. Per lui è stato un tantino più facile, infatti il buon Manuel, sistemato nelle cooperative rosse come papà, ha ricevuto, solo negli ultimi 3 anni, ben 520.000€ di fondi per l’editoria (poi capite perché vogliamo abolirli?), per un settimanale che si chiama “setteserequi” e che copre lo sterminato territorio che va da Faenza a Cervia, in provincia di Ravenna. Ora io evito commenti a caldo perché diventerei molto volgare, ma capite come ci considera questa gente?
Un totale disastro di Ministro del lavoro (uno che peraltro non ha mai fatto un lavoro al di fuori del partito, il PCI, e delle cooperative legate al partito) che umilia i lavoratori con i voucher e dice ai giovani italiani di starsene all’estero mentre suo figlio (un altro sistemato dentro le cooperative) becca 190.000€ di fondi all’editoria nell’ultimo anno per il rinomatissimo ed imperdibile “setteserequi” della provincia di Ravenna.
Poletti non dovrebbe solo dimettersi e non farsi più vedere, dovrebbe essere spedito a fare il lavapiatti a Londra e in giro per il Mondo insieme a tutti i suoi simili che hanno campato allegramente una vita sulle spalle dei contribuenti italiani.
Così facciamo spazio agli Italiani all’estero (che per guadagnare 520.000€ si rompono il culo una vita e spesso non ci arrivano neanche) di modo che possano tornare e costruire un Paese migliore, produttivo e meritocratico.
Ogni giorno spunta un nuovo motivo che mi fa vergognare delle istituzioni italiane. Mi verrebbe da diventare molto ma molto volgare, ma poi i benpensanti si indignano e Poletti mi querela, quindi indigniamoci e protestiamo civilmente, facendo conoscere questa storia a quanti più Italiani possibile, specialmente quelli che stanno all’estero o che hanno familiari all’estero. Mettiamo fine a questo incubo quanto prima, smettiamo di sostenere questa gente con denaro pubblico, facciamoci seriamente un favore tutti.
P.s. Ovviamente massimo rispetto per i lavapiatti a Londra e altrove, lo sono stato orgogliosamente anche io (insieme a tanti altri lavori di vario tipo con cui mi mantenevo) ed è stata un’esperienza di crescita straordinaria che mi porto dentro.
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