Fondi UE per imprese culturali e creative per progetti di valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna

Si tratta del bando “Bando Domos de sa cultura”, che consiste in un sostegno finanziario alle imprese operanti nel settore culturale e creativo per progetti mirati alla valorizzazione degli elementi ed espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna. Quali sono le finalità del bando? Il Bando, concorre al perseguimento degli obiettivi dell’Azione 3.3.2 del POR FESR Sardegna 2014-2020 e della Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese”. Finalità del Bando è fornire sostegno finanziario alle imprese (MPMI) operanti nel settore culturale e creativo, per lo sviluppo di prodotti e servizi integrati per la salvaguardia, valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale della Sardegna. Oggetto del Bando è la promozione di progetti culturali finalizzati alla valorizzazione degli elementi ed espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna “in tutte le sue forme, compresi i costumi e l’artigianato del folklore tradizionale”. Qual è la Dotazione finanziaria? La dotazione finanziaria disponibile per il presente Bando è pari complessivamente a Euro 1.000.000.   Gli aiuti sono concessi nella forma di contributo a fondo perduto, pari all’80% delle spese ammissibili, a copertura parziale delle spese ritenute ammissibili.   A titolo esemplificativo: – nel limite massimo di euro 120.000 corrispondenti ad una spesa ammissibile rendicontata di euro 150.000; – nel limite minimo di euro 12.000 corrispondenti ad una spesa ammissibile rendicontata di euro 15.000.   Il 20% residuo deve essere garantito dal soggetto richiedente con risorse derivanti dalle proprie attività (incassi da biglietterie, royalty su concessioni ecc..) da risorse private esterne(donazioni, sponsorizzazioni ecc..) da risorse proprie, in forma, comunque priva, di qualsiasi sostegno pubblico. Ciascun Soggetto richiedente deve compilare il modulo di domanda disponibile sul SIPES – Sistema informativo per la gestione del processo di erogazione e sostegno (d’ora in avanti semplicemente Sistema Informativo), raggiungibile all’indirizzo Internet: https://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml.   Non sono ammessi a contributo i progetti con spesa ammissibile inferiore a Euro 15.000,00 (quindicimila) e superiore a Euro 150.000 (centocinquantamila). Chi sono i Soggetti Beneficiari? Per Soggetti beneficiari, ai fini dell’ammissibilità della domanda e della concessione del contributo, si intendono le imprese del settore culturale e creativo, in forma singola o aggregata, rientranti nei settori di cui ai seguenti Codici ATECO ISTAT 2007: SEZ. R ATTIVITA’ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO, E DIVERTIMENTO – 90 (Attività creative, artistiche e di intrattenimento); – 91 (Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali)   SEZ. J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE – 59 (Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore)9   Sono ammesse forme di aggregazione. Le forme di aggregazione ammesse sono le seguenti: Associazioni temporanee di impresa (A.T.I) costituite o costituende come disciplinate dal D.Lgs. 50/2016; Contratti di rete, costituiti o costituendi, ai sensi della L. 33 del 9 aprile 2009 e ss.mm.ii; Consorzi e Società consortili di imprese, costituiti o costituendi.   L’aggregazione deve essere composta da almeno 3 imprese: questo requisito deve essere valido sino alla conclusione del progetto, pena la revoca del contributo.   Quali sono i progetti finanziabili? I progetti finanziabili, redatti esclusivamente sul modulo allegato al Bando (Allegato I), devono sostenere entrambe le seguenti attività:

  1. Riuso e/o rivitalizzazione di spazi a vocazione culturale;
  2. Realizzazione di prodotti e servizi tecnologici complementari per la salvaguardia, valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale.
In particolare: per quanto riguarda il punto a) “Riuso e/o rivitalizzazione di spazi a vocazione culturale, il progetto deve prevedere l’individuazione di spazi pubblici o privati- già utilizzati a fini culturali per almeno l’80% del tempo e della loro capacità- da destinare a “Domos de sa cultura”, ovvero spazi dove praticare, sperimentare, diffondere, salvaguardare e promuovere – a livello locale, nazionale e internazionale – le espressioni del patrimonio culturale immateriale della Sardegna e da dove avviare azioni di innovazione sociale e nuovi modelli di produzione e fruizione culturale. Le “Domos de sa cultura” possono essere individuate in tutto il territorio regionale in zone rappresentative delle espressioni tradizionali della musica, del canto, della poesia di improvvisazione e della danza, devono promuovere attività di educazione culturale, artistica e di sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio culturale immateriale della Sardegna, con particolare riferimento agli ambiti di spiccata tradizione identitaria quali, ad esempio, il canto a tenore, la musica delle launeddas, la poesia estemporanea in tutte le sue forme, il canto a chitarra, la polifonia sacra, la musica strumentale di fisarmonica e organetto e il ballo tradizionale sardo. Per quanto riguarda il punto b) “Prodotti e Servizi tecnologici complementari per la salvaguardia, valorizzazione, diffusione e promozione del patrimonio culturale immateriale”, deve essere prevista la realizzazione di prodotti e servizi tecnologici funzionali alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale della Sardegna quali, a titolo esemplificativo: a) sito web dedicato alle “Domos de sa cultura”, che fornisca notizie sulla loro attività, comunicati sulla programmazione e sugli appuntamenti annuali, l’archivio delle attività svolte, un forum dedicato alle attività di pratica, innovazione, diffusione, salvaguardia e promozione del patrimonio culturale immateriale, collegamenti esterni con realtà europee ed extraeuropee operanti nei settori dedicati; b) piattaforme multimediali da collocare all’interno delle “Domos” per consentire ad artisti, studiosi, cultori delle tradizioni, giovani studenti delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università, turisti e semplici curiosi di conoscere attraverso audio-guide multilingue, audio-video delle produzioni canore, musicali, poetiche o di danza, le espressioni culturali immateriali del territorio di riferimento; c) applicazione multilingue per smartphone e tablet dotata di tracker GPS (anche in modalità off line), di geottaging, di sistema Alert ed AroundMe, atta a garantire l’immediata reperibilità delle “Domos”, nonché dei siti culturali, delle strutture ricettive e informative del territorio e degli eventi culturali, turistici, sportivi, etno-antropologici e gastronomici. Per la fruizione delle applicazioni su smartphone e tablet dovranno essere presentati almeno 2 sistemi operativi per i dispositivi mobile più diffusi. Tutti i prodotti e servizi tecnologici e qualunque materiale da prodursi ai fini di promozione del patrimonio culturale immateriale, di cui ai punti a),b),c) dovranno essere corredati col brand della Regione Autonoma della Sardegna individuato secondo le linee guida adottate dalla Regione Sardegna per l’utilizzo del brand (D.G.R. n.6/34 del 30.1.2008 e D.G.R. n. 19/15 del 28.4.2015). Sarà cura dell’Amministrazione Regionale, comunicare ai beneficiari, contestualmente alla notifica del contributo assegnato, eventuali ulteriori disposizioni sul brand alle quali gli stessi dovranno obbligatoriamanete attenersi, oltre a quanto prescritto al punto precedente. Tra le lingue da utilizzare per i prodotti tecnologici deve essere presente anche il sardo Quali sono le Spese ammissibili? Sono ammissibili le sotto elencate spese riferite esclusivamente ai costi operativi per la realizzazione del progetto culturale: – spese per gli adeguamenti strutturali e/o impiantistici degli spazi deputati ad ospitare le “Domos”, finalizzati a garantire l’accessibilità ed il superamento delle barriere architettoniche; – spese direttamente imputabili al progetto quali la locazione o l’affitto di immobili e centri culturali, le spese dei materiali e delle forniture con attinenza diretta al progetto – spese relative ad attività di educazione culturale e artistica e di sensibilizzazione sulla tutela del patrimonio culturale immateriale della Sardegna; – spese per il personale impegnato nel progetto (organizzazione e realizzazione eventi, servizi di interpretariato, traduzioni); – spese per promuovere il patrimonio culturale immateriale della Sardegna attraverso le nuove tecnologie (es. piattaforme multimediali).   Le spese relative al costo del personale impegnato nella realizzazione del progetto non possono superare il 30% del costo complessivo del progetto stesso. Si specifica che tutte le spese ammissibili sono da intendersi al lordo di qualsiasi imposta o altro onere. Come presentare domanda di finanziamento? La domanda di partecipazione deve essere presentata compilando l’apposito modulo elettronico presente nel Sistema informativo all’indirizzo https://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml La procedura informatica per la presentazione della domanda è disponibile a partire dalle ore 12,00 del giorno 13 febbraio 2017 e fino alle ore 24,00 del giorno 13 aprile 2017. Per maggiori info http://www.sardegnaprogrammazione.it/index.php?xsl=1402&tipodoc=1,3&catrif=14035&s=35&v=9&c=14038&id=57179&va= ]]>

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