Difensori dei diritti umani così come gruppi indigeni afro-discendenti sono ancora minacciati in America centrale. Diverse persone sono state infatti uccise e centinaia sfollati a causa di un’intensa disputa sulla proprietà di un terreno nella costa nord caraibica. Allo stesso modo, minacce e intimidazioni sono state rivolte nei confronti di Francisca Ramírez, coordinatrice per Defense of the Land, the Lake and Sovereignty. Lei era a Managua per presentare una denuncia formale sugli atti di repressione, violazione del diritto alla libera circolazione, e aggressione sofferti da diverse comunità in Nueva Guinea. Queste comunità si sono organizzate e dirette verso la capitale per una protesta pacifica contro la costruzione del canale inter-oceanico, il cui progetto prevede di dislocare gli agricoltori locali e le popolazioni indigene per permetterne la costruzione, pertanto la polizia e forze di sicurezza sono più volte intervenute per opporsi e contrastare la loro protesta pacifica. Come loro, Francisca Ramirez è stata aggredita; la polizia ha sequestrato il suo furgone e il suo camion, entrambi i veicoli erano usati prevalentemente per il suo lavoro di difensore dei diritti umani, in modo così da impedirle di prendere parte alla protesta anti-canale e impedire anche il suo prezioso contributo alla manifestazione stessa. Il camion e il furgone sono stati poi rilasciati a Francisca con gravi danneggiamenti, in modo da non essere più utilizzabili. Il progetto del canale interoceanico viola i diritti alla terra e ambientali delle comunità locali, tagliando viveri, terra e risorse idriche alle comunità indigene, e sappiamo bene come le persone e i difensori dei diritti umani sono costantemente sotto attacco in questa particolare area del mondo. Basti ricordare il caso emblematico di Berta Caceres. E sappiamo anche che la terra, la proprietà della terra, è spesso messa in discussione e occupata con la forza da società statali o multinazionali spietate. Viste le nostre precedenti risoluzioni sul Nicaragua, in particolare quella del 25 novembre 2009 sui diritti umani e la democrazia e considerato il dialogo politico e di cooperazione del 13 Luglio 2016 tra la Comunità europea e gli Stati dell’America Centrale, dobbiamo condannare i numerosi attacchi e minacce cui le organizzazioni per i diritti umani e i loro rappresentanti sono sottoposti da parte di individui, forze politiche e organi legati allo Stato e garantire di conseguenza, il loro rispetto. E, naturalmente, è anche fondamentale scoraggiare le autorità nicaraguensi dal progetto di costruzione del canale interoceanico a causa dei suoi enormi costi economici, sociali e ambientali e per i danni che causerebbe a mare, natura e clima oltreché le comunità locali e le popolazioni indigene sopracitate. https://youtu.be/LPn7rermc_s ]]>