Tra il gennaio e il novembre 2016, sono stati segnalati quattordici omicidi e sette tentati omicidi di difensori dei diritti umani in Guatemala. Questi omicidi sono solo gli ultimi di una lunga lista nonché di un circuito di violenze contro i difensori, che non è mai stato debitamente trattato dalle autorità guatemalteche. Già il 2016 aveva visto un numero crescente di aggressioni contro i difensori dei diritti umani in Guatemala, con complessivamente 223 aggressioni e il 2017 è cominciato con un nuovo assassinio, quello di Juan Sebastián Alonso. Difensori dei diritti umani, soprattutto leader indigeni e manifestanti a difesa dei diritti ambientali che si sono opposti a megaprogetti riguardanti impianti idroelettrici e scavi di estrazione mineraria, hanno dovuto far fronte a svariati attacchi, minacce, vessazioni e intimidazioni. I leader dei movimenti che si sono opposti ai progetti idroelettrici nel Dipartimento di Huehuetenango per esempio sono stati arbitrariamente arrestati e il processo nei loro confronto e stato viziato da irregolarità e violazioni di vario genere. Le aggressioni e intimidazioni purtroppo riguardano anche molti di coloro che sono impegnati nella lotta contro l’impunità e la corruzione. Quindi, l’indipendenza della magistratura viene erosa di giorno in giorno e questo fatto è strettamente legato alla situazione dei difensori dei diritti umani. Da ciò è facile dedurre quali siano le “motivazioni” dietro questi ripetuti e continui attacchi, sempre se di motivazioni si può parlare. Per queste ragioni, dobbiamo cooperare con efficacia insieme al governo del Guatemala per mobilitare tutti i mezzi a sua disposizione al fine di proteggere con urgenza e in modo efficace i difensori dei diritti umani e sostenerlo nel processo verso un sistema giudiziario più forte. https://www.youtube.com/watch?v=JIjVg64nZZI]]>