Si tratta di un bando nazionale aperto fino al 13 aprile 2017 indetto dalla Fondazione Unipolis e denominato “Culturability – rigenerare spazi da condividere”. Esso ha lo scopo di sostenere progetti innovativi in ambito culturale e creativo che favoriscano processi di rigenerazione, recupero e rivitalizzazione di spazi dismessi o, al momento, con altre destinazioni d’uso, generando un impatto sociale positivo per le comunità di riferimento. La rinascita e il riuso dei “vuoti” urbani e non, di edifici, siti industriali, aree abbandonate o sottoutilizzate a partire dalla cultura e dalla creatività, è un tema di rilevante attualità, che sta assumendo una dimensione quantitativa e qualitativa sempre più importante, soprattutto in relazione alla necessità rivitalizzare le periferie delle nostre città e le “zone interne” del Paese. Da un lato, c’è una disponibilità crescente di spazi dovuta, oltre che alla crisi economica, ai processi di cambiamento e trasformazione dei processi produttivi, assieme all’affermarsi di una diversa concezione delle città. Numerosi sono anche i luoghi culturali che hanno perso la propria funzione originaria (teatri, cinema, musei chiusi) e necessitano di ridefinire la propria identità con forme nuove. Dall’altro lato, la crescita di spazi ibridi che presentano una vocazione culturale e creativa innovativa, diventano occasioni di socialità e di percorsi partecipativi dal basso, generando risposte nuove ai bisogni emergenti. In molte di queste iniziative, la cultura può rappresentare il punto di partenza per avviare progettualità dal forte impatto sociale, con processi di collaborazione e co-progettazione tra cittadini, organizzazioni private e istituzioni pubbliche. Tuttavia, nonostante la crescente diffusione di queste esperienze, sono ancora molti i limiti di questa tendenza, soprattutto per le difficoltà di coordinamento, nella creazione di rapporti efficaci di partnership con il pubblico e la capacità di assicurare loro una effettiva sostenibilità economica nel tempo. È sulla base di questo insieme di valutazioni che Fondazione Unipolis, dopo la positiva esperienza del 2016, indice un nuovo bando che si propone di intercettare e supportare proposte e progetti che abbiano come obiettivo queste nuove modalità di fare cultura nei diversi territori del Paese. Al bando possono partecipare: organizzazioni non profit, cooperative culturali e sociali, imprese private che operano in campo culturale ricercando un impatto sociale, reti di partenariato fra questi soggetti, team informali, composti prevalentemente da giovani under 35. Fondazione Unipolis mette a disposizione risorse per complessivi 400 mila euro, articolate in contributi di natura economica per lo sviluppo dei progetti selezionati, erogazione di servizi di formazione e accompagnamento per l’empowerment dei team proponenti, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto. La call è aperta dal 16 febbraio al 13 aprile 2017. Tra le proposte pervenute e valutate ammissibili, saranno selezionati 15 progetti che beneficeranno di una prima fase di attività di formazione, incontri e mentoring. A seguito della presentazione di un ulteriore e più completo dossier, fra questi verranno selezionati 5 progetti, che beneficeranno di un ulteriore percorso di accompagnamento individuale e di un contributo economico a fondo perduto di 50 mila euro ciascuno, per implementare le attività proposte per lo sviluppo del progetto. Altri 150 mila euro saranno utilizzati per realizzare le attività di formazione e i percorsi di accompagnamento individuale; garantire i rimborsi spese ai partecipanti per prendere parte alle attività di supporto. A seguito della decisione della Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo che, esprimendo un apprezzamento per il progetto “culturability”, ha messo a disposizione ulteriori risorse economiche, fra i 15 finalisti, in aggiunta ai 5 progetti beneficiari del contributo di Unipolis, verranno selezionati altri due progetti ai quali sarà attribuita una “menzione speciale” e assegnato un contributo di 10 mila euro ciascuno. Chi sono i soggetti ammissibili? A) PROGETTI PRESENTATI DA SINGOLE ORGANIZZAZIONI Il bando è aperto alle organizzazioni senza scopo di lucro (associazioni, comitati, fondazioni, organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative, associazioni e società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, altre ONLUS non ricomprese in questo elenco); alle imprese private 3 e cooperative che operano nel settore culturale orientate a produrre significativi impatti positivi per la collettività. Tale orientamento deve essere esplicitato nella missione imprenditoriale, eventualmente evidenziata nello Statuto di riferimento, e comunque dimostrato anche dalle attività pregresse, delle quali viene richiesta documentazione così come riportato nel form di candidatura (parte descrittiva del soggetto proponente). Per accedere al bando, i soggetti proponenti devono avere sede in Italia e possedere un Organo di Gestione (Consiglio di Amministrazione o Consiglio/Comitato Direttivo,) costituito in maggioranza assoluta (50% più uno) da membri con età compresa tra i 18 e i 35 anni, questi ultimi non compiuti entro la data di chiusura della call (13 aprile 2017). A tale proposito, nella fase iniziale del bando non è richiesto l’invio di alcun documento identificativo, mentre nella fase di pre-selezione verranno effettuate ulteriori verifiche e, in caso di falsa dichiarazione, il progetto verrà escluso. B) PROGETTI PRESENTATI DA TEAM INFORMALI La partecipazione è aperta anche a team informali purché, in caso di accesso alla selezione finale, ci sia un dichiarato e formale impegno a costituirsi giuridicamente in una organizzazione che risponda ai requisiti indicati nel punto 3A. Un team deve essere composto da minimo tre persone. Anche nel caso di team informali, deve essere garantita una maggioranza assoluta (50% più uno) di componenti di età compresa fra i 18 e i 35 anni, questi ultimi non compiuti entro la data di chiusura della call (13 aprile 2017). Il requisito dell’età sarà attestato dall’indicazione risultante dal modulo di candidatura online . C) PROGETTI PRESENTATI IN PARTNERSHIP Possono partecipare al bando anche reti di soggetti che presentino un progetto in partnership, anche con organizzazioni che abbiano sede all’estero. Per progetto in partnership, si intende un intervento realizzato congiuntamente da un soggetto “capofila” (sia esso un’organizzazione o un team informale) e da una o più organizzazioni “partner”, che partecipino attivamente alle iniziative previste. Nel form di partecipazione al bando è necessario indicare il soggetto capofila, che dovrà necessariamente essere in possesso degli stessi requisiti indicati per le organizzazioni elencate nel paragrafo 3A. I partner possono invece avere natura giuridica differente (per esempio enti pubblici, università, etc.), avere sede all’estero e ad essi non è richiesto il requisito anagrafico (prevalenza nell’Organo di Gestione di membri under 35). Il capofila assume il coordinamento di tutte le attività del progetto; ha poteri di rappresentanza dei partner; in caso di selezione per il presente bando, è il destinatario del contributo ed è responsabile del corretto trasferimento delle somme di pertinenza ai singoli partner; è il principale referente per aggiornamenti e rendicontazione da presentare a Fondazione Unipolis. Il partner partecipa assiduamente alle attività del progetto e non va confuso con altri soggetti fornitori o finanziatori. È necessario presentare un accordo di partenariato, ossia un documento che formalizzi la relazione fra tutti i soggetti partner. L’accordo deve essere unico per tutti i soggetti coinvolti ed essere sottoscritto dai rappresentanti legali dell’ente capofila e di tutti i partner. Al suo interno devono essere chiariti: l’ambito, l’oggetto e la durata dell’accordo; gli impegni e i ruoli del capofila e di ogni singolo partner. Nella selezione, saranno privilegiati i progetti presentati in partnership, frutto della collaborazione fra soggetti diversi, che vedano il coinvolgimento di istituzioni ed enti pubblici, soprattutto nell’ambito del territorio di intervento, anche non formalmente in rete, ma attivi nell’attuazione del progetto (si veda il paragrafo 6 relativo ai criteri di valutazione). Ogni soggetto proponente potrà presentare al massimo un progetto, sia esso partecipante in qualità di ente capofila o di partner. Fanno eccezione gli enti pubblici (ministeri, amministrazioni locali, università, etc.) che possono essere partner di più progetti. Per i team informali, ogni singolo individuo può essere membro di un solo team che presenti progetti. Nel caso di presentazione di più proposte da parte di uno stesso soggetto, queste verranno tutte considerate inammissibili. 4 Quali sono le caratteristiche dei progetti e i criteri di valutazione? Il bando è aperto a progetti innovativi nel settore culturale e creativo che, attraverso il recupero, il riuso e la riattivazione di beni immobili e spazi fisici (pubblici o privati, urbani e non, edifici o spazi aperti, dismessi, sotto utilizzati, con una destinazione d’uso diversa da quella culturale, con una destinazione culturale iniziale che ha necessità di essere recuperata o rinnovata), si propongano di mettere questi luoghi a disposizione delle comunità territoriali, generando un impatto sociale positivo e creando occasioni di rigenerazione a vocazione culturale e di sviluppo, favorendo processi e percorsi di collaborazione e cittadinanza, soprattutto giovanile. Il bando si propone, quindi, di sostenere progetti di innovazione non solo culturale ma anche sociale, in grado di generare risposte nuove ai bisogni sociali vecchi od emergenti, di creare nuova occupazione e di favorire partnership tra pubblico, privato e terzo settore, cittadini. A titolo d’esempio, si citano tra le possibili destinazioni d’uso dei progetti finanziabili: centri di aggregazione e spazi di riferimento per la comunità di uno specifico territorio (quartiere, via, etc.), community hub che siano luogo di fruizione culturale e artistica, centri di produzione multidisciplinare culturale e artistica attraverso la collaborazione di attori provenienti da diverse filiere, iniziative di rivitalizzazione e rigenerazione di aree periferiche urbane e delle “aree interne” del paese. Non verranno sostenuti: progetti finalizzati al solo restauro o ristrutturazione di edifici, strutture e spazi; singoli eventi, iniziative che non si inseriscano in progettualità durevoli e sostenibili. Per quanto riguarda lo stadio del progetto, il bando è aperto a: progettualità ancora da avviare; progettualità avviate di recente (nel corso degli ultimi mesi o dell’ultimo anno) che necessitino di consolidarsi; progettualità già consolidate che intendono avviare una nuova rilevante iniziativa. I progetti pervenuti saranno valutati in base ai seguenti criteri:
- Valore culturale: significatività e innovatività della proposta dal punto di vista della progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura. Utilità del progetto e potenziale impatto per il sistema culturale. Innovazione in termini di prodotti e servizi culturali offerti.
- Impatto e innovazione e sociale: capacità di promuovere inclusione e coesione sociale, di rispondere a bisogni della comunità di riferimento, di contribuire in forma nuova al benessere individuale e collettivo. Capacità di favorire l’accesso alla cultura da parte del maggior numero di persone e coinvolgere nuovi pubblici. Capacità di favorire l’integrazione culturale e multiculturale, la partecipazione e il coinvolgimento di soggetti deboli o categorie svantaggiate.
- Fattibilità e sostenibilità economica: credibilità e realizzabilità dell’iniziativa, capacità del progetto di mantenersi attivo ed efficiente sviluppandosi nel medio-lungo periodo. Capacità di pensare modelli ibridi in cui la ricerca della sostenibilità e del profitto si combina con quella di produrre un impatto sociale e culturale dimostrabile. Verrà valutata positivamente la presenza di un co-finanziamento da parte dei soggetti che presentano il progetto (team, organizzazione capofila, organizzazioni partner) sia esso in denaro o nella messa a disposizione di lavoro, attrezzature, etc.
- Collaborazione e reti: capacità di promuovere relazioni fra diversi soggetti e organizzazioni, di costruire reti territoriali e on-line, di attivare percorsi di coprogettazione e coinvolgimento dei cittadini e delle comunità di riferimento. Saranno valutati positivamente i progetti presentati da più soggetti in partnership e quelli che prevedono una collaborazione virtuosa con le istituzioni pubbliche.
- Sviluppo e creazione di lavoro: capacità di promuovere occasioni di crescita di competenze e professionali, generando opportunità di occupazione.
- Team proponente: solidità e credibilità del team e/o dell’organizzazione proponente, coerenza delle competenze messe in campo, in relazione agli obiettivi e alla portata del progetto proposto; capacità di coinvolgere le diverse professionalità utili alla realizzazione di un progetto strutturato e sostenibile nel tempo.
- Valutazione della rilevanza e qualità dei luoghi e dello spazio oggetto dell’intervento, nel più ampio contesto di riferimento. Per ogni criterio verrà utilizzata una scala idonea e definiti i relativi punteggi, al fine di comporre la graduatoria mirata alla selezione. Ai fini della valutazione, verranno inoltre considerate la rilevanza e l’incidenza di quanto messo a disposizione dal bando – in termini economici e di supporto complessivo – per l’effettiva realizzazione e implementazione del progetto presentato. La valutazione finale sarà effettuata sulla base della rispondenza ai criteri indicati, fermo restando il principio della qualità complessiva del progetto presentato.