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Matrimoni precoci in Bangladesh. L’Europa intervenga

Nel mese di febbraio 2017, il Parlamento del Bangladesh ha approvato una nuova legge sui matrimoni precoci. Si tratta di una legge che concede la possibilità di sposare un minorenne in determinati casi particolari, tuttavia presenta delle lacune che non permettono di chiarire quali siano i casi speciali in cui tale pratica possa essere ritenuta legale. Perciò, di fatto, si tratta di una completa legalizzazione del matrimonio precoce. Il presidente del Bangladesh ha infatti firmato e approvato il disegno di legge l’11 marzo 2017.

Secondo l’UNICEF, per quanto concerne la pratica del child marriage, il Bangladesh si trova al quarto posto nel mondo dopo Niger, Repubblica Centrafricana e Ciad.

Vale la pena ricordare che il matrimonio precoce provoca diverse conseguenze negative, innanzitutto l’evidente pericolo per la salute qualora porti ad una gravidanza precoce, poi implica un più basso livello d’istruzione per le ragazze che si sposano anticipatamente e una maggiore possibilità di violenza coniugale e domestica, oltreché una maggiore probabilità di portare ad un aumento della povertà.

Ma questo è solo l’ultimo, in ordine cronologico, dei problemi causati dalla mal gestione governativa del Bangladesh. Poiché costantemente fino ad oggi vi sono state violazioni sistematiche dei diritti umani di ampio raggio.

I problemi più significativi per i diritti umani sono rappresentati da esecuzioni extragiudiziali e sparizioni forzate, l’uccisione di blogger, restrizioni alla libertà di parola e di stampa, violenza di genere, cattive condizioni di lavoro, tortura e altri abusi da parte delle forze di sicurezza, arresti e detenzioni arbitrarie, corruzione e debolezza del sistema giudiziario. Alcune Organizzazioni Non Governative hanno affrontato restrizioni di ogni tipo e hanno visto la loro attività limitata e ostacolata. Donne e ragazze hanno sofferto una evidente disparità di trattamento, mentre molti bambini sono costretti a lavorare e spesso da ciò ne conseguono casi di violenza e abusi. Infine, last but not least, c’è una particolarmente forte discriminazione delle persone in base al loro orientamento sessuale.

Il 21 dicembre 2016, dopo una settimana di scioperi e manifestazioni dei lavoratori nel settore tessile, i quali erano scesi in piazza per reclamare un aumento salariale, le autorità del Bangladesh hanno arrestato e detenuto almeno 14 sindacalisti e difensori dei diritti dei lavoratori. Attualmente, 11 rimangono in custodia della polizia.

In Bangladesh infatti, come ho ribadito durante l’ultima sessione plenaria a Strasburgo, il salario minimo attuale non viene aumentato dal 2013, mentre il costo della vita per i lavoratori è aumentato in modo significativo. Al contrario, i salari minimi sono stati raddoppiati in Indonesia, Vietnam e Cambogia in quello stesso periodo.

E’ chiaro che il governo del Bangladesh per questi motivi è in violazione del Sistema delle Preferenze Generalizzate “Everything But Arms”. Pertanto, il Parlamento europeo deve far pressione sulla Commissione affinché venga avviata un’indagine a tal proposito. La possibilità di perdere l’accesso al mercato è l’unica misura ora che può convincere il governo del Bangladesh a riportarsi in linea con gli standard internazionali sui diritti umani.

 

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