Fondi UE per le reti di distribuzione elettriche

Bando riguarda le infrastrutture elettriche per la realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grid) nei territori delle Regioni meno sviluppate ed è finanziato dal PON “Imprese e Competitività” 2014-2020.

Esso è rivolto alle cinque Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e prevede risorse volte a realizzare reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione con l’obiettivo di incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, nonché sistemi di storage dell’energia prodotta da rinnovabili. 


Cosa sono le reti intelligenti?

Le reti intelligenti sono definite come qualsiasi attrezzatura, linea, cavo o installazione, a livello di trasmissione e distribuzione a bassa e media tensione, destinati alla comunicazione digitale bidirezionale, in tempo reale o quasi reale, al controllo ed alla gestione interattivi ed intelligenti della produzione, trasmissione, distribuzione e consumo di energia all’interno di una rete elettrica, in vista di uno sviluppo della rete stessa, che integri in maniera efficace il comportamento e le azioni di tutti gli utenti collegati a essa (produttori, consumatori e produttori-consumatori), al fine di garantire un sistema elettrico efficiente dal lato economico e sostenibile, che limiti le perdite e offra un livello elevato di qualità e di sicurezza dell’approvvigionamento e della protezione.

 

Chi può beneficiare dei fondi?

 

  1. Possono beneficiare delle agevolazioni di cui al presente decreto i concessionari del pubblico servizio di distribuzione dell’energia elettrica nelle aree interessate, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 e ss.mm.ii;

 

  1. I soggetti di cui al comma 1, qualora costituiti sotto forma di impresa, anche a partecipazione pubblica, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, devono possedere i seguenti requisiti:

 

a) essere regolarmente costituiti ed iscritti nel Registro delle imprese;

 

b) avere una personalità giuridica riconosciuta nello Stato di residenza come risultante dall’omologo Registro delle imprese, in caso di soggetti non residenti nel territorio italiano;

 

c) non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;

 

d) non essere destinatari di un ordine di recupero pendente per effetto di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno;

 

e) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;

 

f) non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER.

 

Nel caso in cui i soggetti, di cui al comma 1, siano Comuni concessionari, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, devono possedere i seguenti requisiti:

a) essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;

 

b) non trovarsi in condizioni tali per cui sia stata deliberata nei loro confronti la dichiarazione di dissesto finanziario ai sensi dell’articolo 246 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e ss.mm.ii.

 

Quali sono i progetti ammissibili?

 

Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti che prevedono la realizzazione di interventi di costruzione, adeguamento, efficientamento e potenziamento di infrastrutture elettriche per la distribuzione (smart grid) finalizzati ad incrementare direttamente la quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita da fonti rinnovabili.

Ai fini dell’ammissibilità ogni singolo progetto deve:

 

a) essere realizzato dai soggetti di cui all’articolo 3;

 

b) essere localizzato nei territori delle Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;

 

c) essere relativo ad infrastrutture elettriche per la distribuzione, interamente soggette ad una regolazione in materia tariffaria e di accesso, conformemente a quanto previsto dalla legislazione comunitaria sul mercato interno dell’energia, richiamata in premessa;

gli ultimi tre anni, con riferimento alle utenze afferenti alla cabina secondaria, il rapporto tra la somma della potenza nominale della generazione distribuita e la somma della potenza contrattuale delle utenze in prelievo sia non inferiore al 20%;

 

e) essere dotato di una propria autonomia tecnica, in grado di consentire, in modo autosufficiente rispetto agli altri interventi, un quantificabile incremento diretto della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita;

f) avere carattere anticipatorio e/o innovativo rispetto alla pianificazione elaborata dai concessionari;

g) essere avviato successivamente alla domanda di agevolazione e, in ogni caso, non oltre 6 mesi dalla data del decreto di concessione.

Per data di avvio del progetto si intende la data di inizio dei lavori relativi all’investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante per l’ordine di attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. La predetta data di avvio deve essere espressamente

indicata dal soggetto beneficiario, che è tenuto a trasmettere alla Divisione VIIIDGMEREEN del Ministero entro 30 giorni dalla stessa data di avvio, una specifica dichiarazione resa ai sensi degli artt. 47 e 76 del DPR 28 dicembre 2000, n. 445;

h) avere una durata non superiore a 36 mesi, come da cronoprogramma di realizzazione delle opere da inserire nel progetto.

 

Non rientrano tra gli interventi ammissibili i sistemi di accumulo installati e gestiti dal gestore della rete di distribuzione.

 

In cosa consiste l’agevolazione?

L’ammontare dell’agevolazione concedibile a ciascuna impresa, per ciascun

progetto, non può essere inferiore a euro 1.000.000 e non superiore a euro 50.000.000.

Le agevolazioni sono concesse nella forma della sovvenzione diretta, nei limiti dell’intensità massima stabilita dall’articolo 48 del Regolamento GBER, fino al 100% dei costi di investimento ammessi.

L’importo dell’agevolazione non può superare la differenza tra i costi ammessi e il risultato operativo dell’investimento. Il risultato operativo, del quale il proponente deve fornire gli elementi di calcolo all’interno della proposta progettuale, viene dedotto dai costi ammissibili ex ante ovvero, qualora il risultato operativo subisca successivamente modifiche o non sia determinabile ex ante, mediante un meccanismo di recupero.

Quali sono le spese e i costi ammissibili?

 

  1. a) Terreni. Rientrano in questa categoria l’acquisto dei terreni non edificati, nel limite del 10% della spesa ammissibile totale del progetto e comunque non oltre l’eventuale limite imposto dalla normativa vigente, e l’acquisizione di diritti di superficie e di servitù;

 

  1. b) Opere murarie. Rientrano in questa categoria l’eventuale acquisto di fabbricati, le opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento, nonché gli oneri obbligatori legati alla sicurezza dei lavori;

 

  1. c) Impianti, macchinari ed attrezzature. Sono compresi in questa categoria i macchinari, gli impianti e le attrezzature, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio, strettamente funzionali alla realizzazione del progetto e ad uso esclusivo dello stesso. In questo ambito, eventuali apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, dovranno utilizzare protocolli di comunicazione non proprietari;

 

  1. d) Altri beni ad utilità pluriennale. Rientrano in questa categoria altri beni di investimento di natura materiale o immateriale strettamente connessi con l’operazione. Tra questi, a mero titolo esemplificativo, le spese per studi e progettazioni, le spese per espropri e servitù, le spese per garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari nonché le spese di natura previdenziale ed assicurativa.

 

Quali sono i termini per la presentazione delle domande di agevolazione?

 

La domanda di agevolazioni e la documentazione devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica a partire dal 15/06/2017 al 30/06/2017.

Maggiori informazioni

Per chiarimenti in merito al bando rivolgersi all’indirizzo di posta elettronica: dgmereen.ponic@mise.gov.it.

 

Il bando completo è disponibile nel seguente link

 

http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/normativa/decreto_20_marzo_2017_bando_reti_distribuzione_pon_I&C_2014_2020.pdf

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