Si tratta di un bando relativo alla Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” del PO FESR 2014-2020.
La finalità del Bando è favorire l’aumento della competitività delle MPMI operative, attraverso la realizzazione di Piani di sviluppo orientati a sostenere:
– il riposizionamento competitivo;
– la capacità di adattamento al mercato.
Il bando mette in palio aiuti alle imprese per la competitività destinati all’aumento della competitività delle MPMI operative attraverso il sostegno agli investimenti materiali e immateriali, servizi di consulenza e formazione.
Il bando mette a disposizione risorse per 10.000.000 euro.
Soggetti beneficiari: imprese micro, piccole e medie operanti da almeno 2 anni che rispettano i parametri previsti dalla base giuridica utilizzata
Sono ammessi i piani relativi ai settori produttivi indicati nelle seguenti sezioni o divisioni individuate sulla base della classificazione economica ATECO 2007:
Sezioni individuate sulla base dei codici ATECO 2007:
(B) Estrazione di minerali da cave e miniere (escluso il codice 05 estrazione di carbone)
(C) Attività manifatturiere
(D) Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (solo codice 35.30 solo ghiaccio alimentare)
(E) Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
(F) costruzioni
(H) Trasporto e magazzinaggio (solo codici 49.39.01, 49.39.09, 50.10, 50.30, 52.10.10, 52.10.20)
(I) Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
(J) Servizi di informazione e comunicazione
(N) Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
(R) Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (escluso codice 92)
Oggetto del Bando è il sostegno ai Piani di sviluppo d’impresa formati da:
– Investimenti produttivi (IP)
– Servizi (S)
– Formazione (F)
– Capitale circolante (CC)
Dimensione del piano aziendale deve essere di Minimo Euro 200.000 – e di Massimo Euro 800.000.
La forma di aiuto è la sovvenzione a fondo perduto.
Inoltre sono previsti ulteriori strumenti collegati:
- finanziamento pubblico diretto, a condizioni di mercato, fino al 50% del valore del piano per la creazione di impresa o sviluppo aziendale con il Fondo Competitività
- Finanziamento fino al 100% del piano presentato sulla base dell’Accordo di collaborazione tra la Regione Autonoma della Sardegna e la Commissione regionale ABI della Sardegna per agevolare gli investimenti nell’ambito della Programmazione Unitaria 2014-2020 e del POR FESR Sardegna 2014-2020 (DGR n. 26/22 del 30.05.2017)
- Finanziamenti concessi dalle banche alle MPI a valere sui Plafond di Cassa depositi e prestiti S.p.A. per le finalità di cui all’articolo 3, comma 4 -bis, del D.L. 5/2009 (concessione di finanziamenti, rilascio di garanzie)
L’investimento previsto dal piano deve essere configurabile come un “investimento iniziale” e deve riguardare:
a) la creazione di una nuova unità produttiva;
b) l’ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente;
c) la diversificazione di un’unità produttiva esistente, intesa:
– per gli interventi in esenzione (art. 14), quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza e i costi ammissibili devono superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, registrato nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dei lavori;
– per gli interventi in esenzione (art. 17), quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti mai fabbricati o servizi non forniti precedentemente;
– per interventi in “de minimis”, quale diversificazione della produzione finalizzata al miglioramento di prodotti o servizi forniti precedentemente;
d) la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente, intesa:
– per gli interventi in esenzione, ai sensi degli art. 14, quale cambiamento fondamentale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo o l’apporto di un notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e o dei processi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro. Per quanto riguarda gli aiuti concessi per un cambiamento fondamentale del processo di produzione, i costi ammissibili devono superare l’ammortamento degli attivi relativi all’attività da modernizzare durante i tre esercizi finanziari precedenti;
– per gli interventi in esenzione, ai sensi degli artt. 17, quale trasformazione radicale del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo o l’apporto di un notevole miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e o dei processi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro;
– per interventi in “de minimis”, quale cambiamento del processo produttivo esistente attuato attraverso l’introduzione di un nuovo processo produttivo o l’apporto di un miglioramento al processo produttivo esistente, in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento, valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo dei prodotti e o dei processi, riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro da attuarsi anche attraverso la sostituzione di attivi esistenti;
e) l’acquisizione di un’unità produttiva esistente, di proprietà di un’impresa non sottoposta a procedure concorsuali, intesa quale acquisizione degli attivi di un’unità produttiva chiusa o che sarebbe stata chiusa in assenza dell’acquisizione, al fine di garantire la salvaguardia, anche parziale, dell’occupazione esistente.
Il progetto di investimento non può riguardare l’acquisizione delle quote dell’impresa e gli attivi devono essere acquisiti, a condizioni di mercato, da un investitore che non ha relazioni con il venditore. Gli investimenti per l’adempimento ad obblighi di legge o a normative di settore già in vigore sono ammissibili solo nel rispetto delle condizioni per gli interventi in de minimis.
Il Piano può prevedere l’acquisizione di un unico attivo materiale o immateriale. In ogni caso sono ammissibili solo le spese strettamente connesse con le attività del piano proposto purché siano rispettate le condizioni indicate in precedenza per l’investimento iniziale. Un piano consistente prevalentemente nella realizzazione o nell’acquisto di immobili e/o altre di opere murarie non è agevolabile.
Un piano consistente solo nella realizzazione o nell’acquisto di un impianto destinato al risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili non è agevolabile.
La quota di spesa eccedente i limiti di prevalenza non è considerata ammissibile ed è esclusa dagli aiuti e dall’eventuale finanziamento del Fondo Competitività.
Di tale quota (spese e copertura finanziaria) deve essere data evidenza nel Piano descrittivo;
L’intensità di aiuto è tra il 10 ed il 70 e calcolata su costi ammissibili individuati.
Le domande possono essere presentate fino al 29.09.2017 salvo chiusura anticipata per esaurimento delle risorse.
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