Sembra l’immagine dell’esplosione di una bomba nucleare o qualcosa di simile, invece è la tragica realtà che stanno vivendo in queste ore i miei concittadini, i miei genitori, i miei amici e le persone con cui sono cresciuto.
Questa è la città di Alcamo, dove oggi è bruciato un centro di stoccaggio di rifiuti privato, che ha sprigionato questa gigantesca colonna nera di fumo che continua ad invadere il cielo di tutto il comprensorio.
L’amministrazione comunale, insieme alla prefettura, la protezione civile regionale e il comando dei vigili del fuoco, sta facendo tutto il possibile per monitorare la situazione. Stanno lavorando senza sosta per tutelare i cittadini ed informarli su ogni evoluzione.
Un pensiero e un ringraziamento va ai vigili del fuoco, quegli uomini che stanno lavorando in quell’inferno, cercando di spegnere le fiamme.
Una volta contenuto e spento l’incendio, per comprendere la reale entità del danno, dell’impatto ambientale generato da quella nube nera, ci vorranno dei risultati e delle analisi precise, quindi è meglio non lanciarsi in ipotesi adesso, nel dubbio è opportuno evitare in ogni modo di stare all’esterno a respirare quell’aria.
Di sicuro c’è che ultimamente gli incendi nei depositi di rifiuti sono un po’ troppo frequenti e se in questa vicenda esistono la mano e la responsabilità umana, i responsabili meriterebbero, oltre a pene esemplari, di bruciare nell’interno dantesco per l’eternità. Ad accertare le cause ci penseranno le autorità inquirenti, dopodiché si faranno tutte le giuste valutazioni.
Seguite le comunicazione del Sindaco e del Comune di Alcamo per gli aggiornamenti e capire come comportarsi.
Si richiede al momento di restare in casa con porte e finestre chiuse e condizionatori spenti (nel dubbio se questi prendano o meno l’aria dall’esterno teneteli spenti).
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