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La scuola entra nel Parlamento Europeo. A Bruxelles le prime 10 scuole!

Le istituzioni europee non sono un fredde e distanti. Quì scelte determinanti per la vita di ogni giorno

Ho pensato che far conoscere ai giovani cittadini le istituzioni europee fosse un modo interessante per far toccare loro con mano cosa si fa a Bruxelles e perché le scelte che si prendono quì sono importantissime anche per la loro vita quotidiana.

I mesi scorsi ho lanciato un bando di selezione ed abbiamo sorteggiato 20 scuole. Ognuna di queste ha segnalato 3 studenti ed un docente accompagnatore, così abbiamo organizzato due diverse delegazioni, la prima, quella del 28 novembre per l’appunto e la seconda, prevista per il 5 dicembre, quando ospiteremo quì a Bruxelles altri 30 studenti e 10 insegnanti.

Abbiamo parlato tanto. È stato davvero incoraggiante ascoltare le loro domande, la loro partecipazione, la loro curiosità. Non è vero che i ragazzi non hanno interessi. I giovani cittadini italiani avrebbero invece necessità di un maggiore coinvolgimento nelle scelte dei loro rappresentanti istituzionali, di una maggiore conoscenza di quello che avviene da parte dei media del Paese, una conoscenza più trasparente e meno filtrata dagli interessi degli editori, che fanno una informazione purtroppo spesso distorta o parziale.

Abbiamo parlato di agricoltura, di come siano proprio i loro rappresentanti italiani purtroppo ad aver votato trattati internazionali che fanno si che ciò che mangiano in tavola, non è salubre. Di come l’olio con il quale condiscono la loro insalata arrivi da paesi che non hanno gli stessi standard di tutela alimentare che ci sono in Italia. Di come insomma siano anche i loro rappresentanti istituzionali italiani in Europa ad aver votato l’aumento delle emissioni di Co2 nell’aria, con buona pace dei nostri polmoni. Abbiamo parlato di fondi europei, abbiamo parlato di mafia, di come la mafia insieme a certa politica in Sicilia abbiamo fatto sparire una montagna di soldi dell’Europa.

Abbiamo parlato di come ad esempio i fondi PAC, quelli destinati all’agricoltura, siano finiti nella disponibilità della criminalità organizzata. Si sono stupiti però di come non abbiano sentito queste notizie nei telegiornali. Se non attraverso qualche trasmissione di spettacolo e inchiesta. Beh, questo me lo sono chiesto anche io! In ogni caso, queste pratiche hanno rubato il loro presente. Il loro futuro è tutto da scrivere e con quella energia negli occhi, costruiranno certamente un futuro radioso, anche se le condizioni socio economiche in Sicilia, non sono certamente delle migliori e con un tasso di disoccupazione giovanile che fa spavento.

Abbiamo parlato ovviamente anche delle elezioni in Sicilia, di come le abbiano vissute loro e di quanto sia stata determinante la mancanza di partecipazione. I ragazzi hanno una gran voglia di partecipare, di decidere, di incidere ed essere presenti. Voglio ringraziare uno ad uno le ragazze e i ragazzi che sono venuti a trovarmi a Bruxelles, ringrazio le loro famiglie, docenti e dirigenti scolastici con i quali abbiamo avuto una fitta interlocuzione.

Un abbraccio e un buon rientro a casa ai ragazzi del Liceo Scientifico Archimede di Messina, Mottura di Caltanissetta, Danilo Dolci di Partinico, Pietro PIazza di Palermo, Ugdulena di Termini Imerese, Borghese Faranda di Patti, Martin Luther King di Favara, Vittorio Emanuele III di Patti, Enrico Fermi di Barcellona Pozzo di Gotto e del Majorana Cascino di Piazza Armerina.

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