Fondi UE per l’acquacoltura in Sicilia

Oggi vediamo quali sono le opportunità di finanziamento per un settore con grandi potenzialità in Sicilia: l’acquacoltura. Il bando “Promozione di nuovi operatori dell’acquacoltura sostenibile” – Misura 2.52 del PO FEAMP 2014-2020 Sicilia, mira a favorire un’acquacoltura sostenibile sotto il profilo ambientale, efficiente in termini di risorse, innovativa, competitiva e basata sulle conoscenze. Il settore dell’acquacoltura è in piena espansione perché la crescente domanda di prodotti ittici unitamente a una diminuzione/stabilità delle catture necessita di nuovi acquacoltura. E’ dunque fondamentale che le imprese acquicole, in particolare le piccole e medie imprese (PMI), possano accedere al sostegno del FEAMP e che esso favorisca l’ingresso di nuovi operatori nell’attività. Inoltre, è necessario promuovere le attività di formazione con maggiori garanzie di ingresso immediato dei giovani operatori nel mercato del lavoro. In che cosa consiste il bando? Vediamo le caratteristiche principali.

 

CHI PUO’ PARTECIPARE AL BANDO?

Sono ammesse le nuove imprese acquicole

QUAL E’ LA DOTAZIONE FINANZIARIA?

Il bando prevede risorse per  1.233.273 euro.

COSA FINANZIA?

Sono ritenuti ammissibili gli interventi volti a sostenere la creazione di imprese di acquacoltura sostenibile da parte di nuovi acquacoltori che prevedano:

1. Impianti per ingrasso in gabbie, in ricircolo idrico o mediante sistemi aperti (in vasche e/o invasi aziendali);

2. Avannotterie, (anche come settore integrato all’ingrasso);

3. Impianti per colture algali (anche in multi trofismo)

4. Acquaponica (vertical farming, Sky farming, Urban Farm, ecc.)

5. Impianti per agro-ittiturismo (laghetti pesca sportiva e strutture complementari, come da allegato L);

6. Formazione del personale (esclusivamente attraverso i corsi di formazione gestiti direttamente del Dipartimento della Pesca Mediterranea in attuazione alla Misura a titolarità 2.50 “Promozione del capitale umano”)

 

QUALI SONO I CRITERI DI AMMISSIBILITÀ?

Il richiedente non rientra nei casi di inammissibilità previsti dai paragrafi 1 (c, d) e 3 dell’art. 10 del Reg. (UE) 508/2014 (ai sensi del paragrafo 5 del medesimo articolo)

Il richiedente deve essere a capo della micro o piccola impresa acquicola di nuova costituzione

Il richiedente non deve aver creato imprese acquicole attive in precedenza

La Partita IVA della ditta è stata attivata da meno di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda

Il richiedente è in possesso di conoscenza e competenza adeguata (con documentazione attestante; in caso contrario la formazione avverrà a carico dell’Amministrazione in attuazione alla misura a titolarità 2.50)

Viene presentato un piano aziendale

Viene fornita una relazione indipendente sulla commercializzazione e l’esistenza di buone prospettive di mercato sostenibili per il prodotto

Per investimenti superiori a 50.000 euro, viene presentato uno studio di fattibilità ambientale

L’intervento non produce una riduzione delle superfici interessate dai siti Natura 2000 e non pregiudica lo stato di conservazione degli stessi

L’attività dell’impresa connessa alla produzione non è stata avviata al momento della presentazione della domanda Le imprese che operano in acque interne devono possedere dotazioni idriche aziendale o asservite all’azienda

QUANTO FINANZIA?

Per gli interventi previsti dalla presente Misura, è fissato in Euro 250.000,00 il limite massimo della spesa ammissibile. La misura prevede un’intensità dell’aiuto pubblico del 50% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari

QUANDO SCADE?

Ai fini dell’erogazione i soggetti richiedenti devono presentare domanda entro le ore 12:30 del 15 maggio 2018

Per maggiori info

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssessoratoregionaledelleRisorseAgricoleeAlimentari/PIR_DipPesca/PIR_FondiUnioneEuropea/PIR_FEAMP20142020/PIR_Bandi/PIR_2018/PIR_Misura252

Responsabile di misura: Dott. Alfonso Milano

feamp@regione.sicilia.it

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