E’ stato pubblicato il bando che finanzia “Azioni per l’occupabilità di persone con disabilità, vulnerabili e a rischio esclusione”, finanziato dal FSE nell’ambito del PO FSE Sicilia 2014-2020.
L’avviso mette a disposizione 22 milioni di euro e intende sostenere, su tutto il territorio regionale, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e delle persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione, prese in carico e/o censite dai servizi socio-sanitari territoriali, dai servizi sanitari, e dal Centro di Giustizia Minorile, operando sulla loro attivazione attraverso progetti/percorsi integrati personalizzati.
In cosa consiste?
L’obiettivo è contribuire a realizzare condizioni di pari opportunità e di capacitazione nei confronti di queste componenti più fragili della popolazione siciliana che sono quelle a maggiore rischio di cadere in una condizione di marginalità e di esclusione sociale.
Inoltre, per contrastare il rischio di marginalità sociale, il bando intende:
– promuovere azioni per la presa in carico globale delle persone attraverso la predisposizione ed attuazione di progetti individuali;
– potenziare il sostegno di percorsi di autonomia delle persone più vulnerabili e a maggiore rischio di esclusione sociale favorendone l’inserimento in ambienti lavorativi volti a consolidarne l’autonomia;
– rispondere, nel caso delle persone con disabilità, alle esigenze di assicurare un effettivo inserimento sociale di questa componente della popolazione siciliana, affiancando la dimensione di cura con la possibilità per le persone interessate di condurre una vita autonoma ed attiva;
– conseguire una reale integrazione delle persone nei processi produttivi, consolidandone la presenza nel mercato del lavoro;
– fornire strumenti per formare e fortificare la cittadinanza attiva degli stessi soggetti, intervenendo su più fronti in una logica di sistema.
Cosa prevede il bando?
La dotazione del bando è così suddivisa:
Ciascun Soggetto proponente, a pena di esclusione può presentare una unica proposta progettuale che deve riguardare esclusivamente una sola delle Aree di disagio sociale e di vulnerabilità.
Chi sono i destinatari degli interventi?
La selezione dei soggetti destinatari avviene mediante specifica procedura di evidenza pubblica da parte dei Soggetti beneficiari attuatori.
Chi sono i soggetti ammessi a partecipare al bando?
I soggetti che possono partecipare sono:
- gli organismi del terzo settore (cooperative sociali, enti senza scopo di lucro e associazioni),
- le agenzie per il lavoro,
- le imprese (anche attraverso le associazioni di categoria),
- i centri antiviolenza,
- gli enti di formazione.
Le proposte progettuali devono essere obbligatoriamente presentate ed attuate da una Associazione Temporanea di Impresa/di Scopo(ATI/ATS) o Consorzio già costituita/o o da costituire (in quest’ultimo caso i soggetti proponenti devono dichiarare, a firma del rispettivo Legale Rappresentante, l’intenzione di costituire l’associazione) la cui composizione non può comunque avere un numero superiore a quattro soggetti, con competenze ed esperienze diversificate.
Il modello di riferimento che sottende il presente Avviso assume il coinvolgimento attivo con i Comuni capofila/Distretti socio-sanitari, con le Aziende Sanitarie Provinciali territorialmente competenti e con il Centro di Giustizia minorile, che hanno istituzionalmente in carico e/o censito le persone destinatarie delle attività progettuali.
In relazione ai contenuti specifici della proposta progettuale e delle Aree di disagio e vulnerabilità interessate, i Comuni capofila/Distretti socio-sanitari, le Aziende Sanitarie Provinciali di riferimento territoriale ed il Centro di Giustizia minorile dovranno sottoscrivere la proposta progettuale pena la non ammissibilità delle operazioni candidate.
Quali sono le tipologie di interventi ammissibili?
Sono ammesse al finanziamento proposte progettuali basate su un’idea centrale che le caratterizza anche strategicamente e che prevedono contestualmente la realizzazione di una pluralità di attività.
Le proposte progettuali potranno riguardare esclusivamente un’unica area di disagio e tutte le attività nelle stesse incluse dovranno essere finalizzate a sostenere l’attivazione e l’inserimento lavorativo. Esse dovranno contenere e sviluppare le attività obbligatorie e potranno prevedere anche le attività facoltative di seguito indicate.
Tra le attività obbligatorie:
A.1.Attività indirizzate alla persona:
A.1 a) presa in carico: selezione specifica dei/delle partecipanti con le modalità previste dagli atti e dalla normativa nazionale e regionale in materia finalizzata alla valutazione della possibilità di inserimento nei percorsi di accompagnamento al lavoro;
A.1.b) valutazione del livello di occupabilità dei soggetti partecipanti, anche prevedendo inserimenti lavorativi “parziali” o atipici, in termini di orario e di contributo produttivo, ma sempre importanti ai fini dell’inserimento socio-lavorativodelle persone interessate;
A.1.c) orientamento dei soggetti partecipanti (finalizzato alla comprensione delle competenze potenziali ed espresse);
A.1.d) progettazione personalizzata e individuazione dei percorsi che tengano conto delle caratteristiche delle persone, dei loro bisogni, anche in relazione alle diverse fasi della vita su cui intervenire e dei contesti in cui sono inserite (predisposizione dei progetti individuali e pianificazione delle attività specifiche rivolte a ciascun/a partecipante).
A.2. Attività indirizzate al processo di occupabilità:
Tirocinio di orientamento e/o di inserimento al lavoro. Il tirocinio potrà essere svolto presso organismi di natura pubblica o privata, imprese, cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi. Attraverso questa attività di esperienza formativa on the job si intende consolidare e arricchire il bagaglio di conoscenze e di competenze professionali dei destinatari, in un’ottica fortemente basata sull’inserimento lavorativo. A tal fine l’esperienza di tirocinio deve essere progettata con un approccio per competenze con riferimento a uno specifico profilo professionale.
Il tirocinio è di durata massima di 12 mesi, e prevede un numero minimo di 8 e massimo di 12 destinatari. Ulteriori caratteristiche del tirocinio sono individuate all’interno del bando.
Tra le attività facoltative:
B.1.Attività indirizzate alla persona:
Formazione specifica per i soggetti partecipanti, coerente con la progettazione delle attività obbligatorie e finalizzata all’inserimento lavorativo
B.2 Azioni indirizzate all’inserimento lavorativo
B.2.a) Accompagnamento al lavoro subordinato. Possono essere interessati da questa azione solo quei soggetti che non sono stati assunti dall’impresa presso cui hanno realizzato il tirocinio.
B.2.b) Attività di accompagnamento e tutoring per soggetti già inseriti lavorativamente
B.3 Servizi
E’ riconosciuto esclusivamente per i destinatari delle Aree di disagio 1 e 5 un servizio di trasporto finalizzato a favorirne la partecipazione alle attività del percorso d’inserimento, definito grazie all’attuazione del progetto eventualmente finanziato a valer sul presente Avviso. Il costo di tale servizio non dovrà comunque superare i 40.000,00 euro.
B.4. Attività accessorie (eventuali)
E’ auspicata la realizzazione di eventuali attività accessorie funzionali al conseguimento delle finalità occupazionali dell’intervento quali, solo a titolo esemplificativo e non esaustivo, interventi di informazione/aggiornamento per la ricerca attiva del lavoro, visite presso strutture produttive, incontri divulgativi riguardanti le politiche attive del lavoro promosse dalla Regione, seminari di diffusione dei risultati raggiunti. Tali attività sono aggiuntive e dovranno essere realizzate senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione. La realizzazione di tali attività dovrà comunque risultare dai registri ed essere adeguatamente documentata e monitorata da parte del beneficiario.
Quando scade?
Ai fini della partecipazione all’Avviso, i soggetti proponenti dovranno predisporre la domanda di finanziamento e i relativi allegati esclusivamente avvalendosi dei modelli disponibili sul sito www.siciliafse.it e sul sito istituzionale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali www.regione.sicilia.it/famiglia
A pena di irricevibilità, le predette domande dovranno pervenire via posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo dipartimento.famiglia@certmail.regione.sicilia.it entro e non oltre le ore 13.00.00 del 45° giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso sulla GURS. (Il bando è stato pubblicato il 23 febbraio 2018)
Per maggiori informazioni
http://www.sicilia-fse.it/DesktopDefault.aspx?tabid=4&mid=44&NewsID=175&st=1