La giornata mondiale degli oceani. Spunto per un impegno: ridurre l’uso di plastica

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, l´ONU porta all´attenzione del mondo l´enorme importanza degli oceani per la vita di tutti gli abitanti del pianeta e mira a sensibilizzare sulla necessità di proteggerli dall’inquinamento.

Gli oceani infatti non sono solo i polmoni del nostro pianeta, in quanto forniscono la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, ma regolano anche il clima, ci nutrono e forniscono sostanze utili in medicina.

E´ chiaro che la salute del nostro pianeta non può prescindere da quella degli oceani e questa giornata è importante soprattutto per informare, sensibilizzare e combattere il suo più grande nemico: la plastica.

Ogni anno infatti si stima che otto milioni di tonnellate di plastica vengano riversate in mare (l’equivalente di un camion al minuto) e più di 51 trilioni di particelle microplastiche, minacciando gravemente la fauna marina in quanto i pesci si nutrono di esse.

Secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite, l’80% dei rifiuti oceanici proviene dalla terraferma, mentre il restante 20% arriva dalle navi. Passando alle previsioni future, sempre secondo l´ONU, nel 2025 ci potrebbe essere una tonnellata di plastica ogni tre tonnellate di pesci nell’oceano mentre, entro il 2050, nei nostri mari ci sarà più plastica che pesci.

Più che una tragedia, direi un fallimento del genere umano.

E´ pertanto necessario ridurre l’uso di plastica e migliorare di molto ciò che facciamo per smaltirla, perché è la plastica il vero veleno degli oceani.

In 60 anni abbiamo creato questa enorme minaccia coi nostri stili di vita e di consumo. Oggi la plastica non costituisce solo veleno per gli oceani e per i pesci, ma parte di questo veleno ritorna a noi tramite il cibo.

Poche settimane fa, con diversi membri del Parlamento europeo e della Commissione abbiamo firmato un impegno simbolico per ridurre il consumo personale di plastica monouso.

 

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