#Nochildlabour, la Giornata mondiale contro il lavoro minorile

Oggi, in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile, i riflettori del mondo vengono puntati sull’esigenza globale di eradicare il lavoro infantile e migliorare la sicurezza e la salute dei giovani lavoratori.

Globalmente si stima che vi siano circa 218 milioni di bambini tra i 5 e i 17 anni impiegati in lavoro minorile di vario tipo, di cui 152 milioni lavorano in condizioni di sfruttamento. E´ importante notare come quasi la metà di questi 152 milioni di bambini sfruttati siano di età compresa tra 5 e 11 anni!
Altro dato preoccupante riguarda il numero dei bambini utilizzati in lavori pesanti e pericolosi. Sono infatti 73 milioni i bambini costretti a svolgere lavori pericolosi, per via della natura dei lavori o delle circostanze in cui vengono svolti.
Non stupisce dunque l´alto tasso di infortuni sul lavoro e la cattiva salute tra i bambini, in quanto particolarmente vulnerabili ed esposti, meno capaci degli adulti di valutare il rischio e soprattutto ancora in piena fase di sviluppo.

Nel mio lavoro in Parlamento mi sono occupato del tema in diverse occasioni, come ad esempio con la stesura e approvazione del Regolamento sui “minerali insanguinati”, di cui sono stato relatore ombra. Il regolamento mira a porre fine al finanziamento di gruppi armati e alle violazioni dei diritti umani collegate al commercio di minerali provenienti da zone di conflitto. Violazioni dei diritti umani che includono un ampio sfruttamento del lavoro minorile.

Un´altra battaglia che sto portando avanti con decisione è quella della lotta allo sfruttamento dei minori nelle piantagioni di caffè e cacao, che costituiscono una delle peggiori forme di lavoro infantile del mondo.
Infatti, se da un lato il consumo di cioccolato e caffè sono in continuo aumento nell’Unione europea e nel mondo, dall´altro questi settori sono dominati da redditi bassissimi per i produttori, condizioni di lavoro al limite del disumano e un altissimo sfruttamento del lavoro minorile a basso costo.

Per contribuire davvero a risolvere il problema dello sfruttamento infantile alla radice, ritengo che bisognerebbe garantire l´istruzione a tutti i bambini del mondo. Questi bambini infatti se lavorano non possono andare a scuola, e non potendo istruirsi non sapranno mai come fare valere i propri diritti.

 

 

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