Alla nascita nessun essere umano è intollerante. Alla nascita non esistono le razze così come non esistono le classi sociali. Alla nascita, così come alla morte, siamo tutti uguali.
L’intolleranza ci viene inculcata, fa parte dell’educazione che riceviamo, della nostra storia, della cultura che respiriamo. In qualsiasi angolo del Pianeta si è intolleranti verso qualcuno. È la storica paura del diverso, una sorta di atteggiamento tribale che continuiamo a portarci dentro.
Oggi in Italia più che un allarme xenofobia mi sembra ci sia un allarme “razzismofobia”. Una sorta di isteria collettiva fomentata dai gruppi editoriali e dai giornali per evidenti interessi politico-economici.
Sì, perché nonostante l’Italia sia un Paese profondamente tollerante e sicuramente mille volte più umano di tanti altri, gli episodi di “razzismo” e di “intolleranza”, così come gli episodi di violenza gratuita da parte di deficienti patentati, ci sono sempre stati. Sempre, con qualsiasi governo.
L’intolleranza non è solo razzismo, il razzismo ne è sicuramente la sua versione più famosa, ma l’intolleranza assume anche la forma del classismo. Ricchi da una parte poveri dall’altra. Ricchi a pontificare sui problemi e poveri a viverli, quei problemi!
Ricordate come venivano considerati i figli dei “poveracci” (a prescindere dal colore della pelle) dai figli di papà sin da ragazzini?
Avete presente i quartieri, le scuole, i servizi, le divisioni che ci sono nelle città?
In Italia era tutto perfetto prima dell’arrivo di questo Governo. Niente a che vedere con la fallita integrazione francese, tedesca o belga, in Italia era tutto meravigliosamente perfetto, integrato.
Fino agli illuminati governi precedenti i ricchi e i poveri, i bianchi e i neri, i cristiani e i musulmani non si erano mai discriminati, c’era un amore visibile e incondizionato. Amore vero e sincero, i ricchi imprenditori del triveneto vivevano nei ghetti di periferia, mentre nei salotti intellettuali “de sinistra” i braccianti agricoli africani discutevano di fisica quantistica davanti a un buon caffè al ginseng, invece di essere schiavizzati dai caporali nei campi.
Ora che il m5s governa (con gli stessi che hanno governato con Berlusconi per 20 anni senza fare leggi razziali) tutto è cambiato: è emergenza. E se lo dice Saviano & co. dovete crederci perché quel che dice Saviano è sempre indiscutibilmente vero.
L’intolleranza è strettamente legata all’ignoranza. L’ignoranza vera, soprattutto quella di coloro che puntano il dito. Quella di chi si sente intellettuale, di chi crede di aver titolo per poter parlare autorevolmente di tutto, ma in un quartiere popolare multietnico oltre a non averci mai vissuto non ci vivrebbe mai. Perché semplicemente crede di appartenere, nella sua testa, ad una categoria diversa di essere umano.
Ho vissuto gran parte della mia vita in quartieri popolari e multietnici a Palermo (in realtà anche adesso vivo in un quartiere e in un condominio molto multietnico e abbastanza complicato di Brussels). Ho visto vera tolleranza e integrazione solo tra quelli che i problemi della vita li vivono ogni giorno, piuttosto che parlare dei problemi degli altri su Facebook e sui giornali.
È ovvio e scontato che chi commette atti di razzismo, così come chi commette atti di violenza gratuita, va fermamente condannato con punizioni esemplari. A me, come ogni altro cittadino, ciò che dà fastidio è la presenza del delinquente: voglio che sia punito in maniera decisa a prescindere dal fatto che sia milanese, bulgaro o messicano. Questo è il punto.
Oggi, dopo essermi dedicato sempre con passione all’accoglienza (chi mi conosce da tempo lo sa bene) e aver vissuto sempre cercando di superare qualsiasi barriera di pregiudizio, mi trovo nella paradossale situazione di sentirmi accusato da una massa di ipocriti intolleranti. La loro ipocrisia, falsità, faziosità e continua strumentalizzazione sulla pelle della povera gente mi fa veramente molto schifo, quasi da rendermi intollerante nei loro confronti.
Io ascolto soltanto chi nei quartieri periferici, multietnici e complicati ci vive e li capisce davvero. Agli intellettualoidi che imbrattano ogni giorno le pagine dei giornali e fanno inutile retorica in continuazione dalle loro pagine social e dai salotti TV dico: “Continuate pure a puntare il dito dalle vostre ville, dai vostri resort, dalle vostre barche, dai vostri quartieri residenziali e dai vostri miserabili salottini e club privati, mentre schifate tutto ciò che è diverso da voi. I veri razzisti siete voi.”
https://www.facebook.com/554297734597392/posts/2377792145581266/