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Fondi UE per i beni confiscati alla mafia in Sicilia

Si avvicina la nuova scadenza dell’Avviso pubblico per l’individuazione di interventi di recupero e ri-funzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Regione Sicilia nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014/2020

Il bando, i cui termini sono stati prorogati al 30 settembre 2018, è volto all’individuazione, mediante una procedura valutativa a sportello, di proposte progettuali tese al recupero, alla rifunzionalizzazione e alla valorizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata, attraverso opere di ristrutturazione e/o adeguamento utili al reinserimento degli stessi nel circuito socio-economico dei territori di appartenenza.

Ricordiamo di seguito le caratteristiche salienti del bando.

Per l’identificazione dei beni immobili passibili degli interventi richiamati deve farsi riferimento ai dati disponibili sul portale Open Re.G.I.O dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), nella sezione dedicata Infoweb beni confiscati – Immobili destinati (https://openregio.it/statistiche/visualizza/beni_destinati/immobili), e, nello specifico, ai dati relativi alle seguenti categorie di beni:

a) Unità immobiliare per uso di abitazione e assimilabile;

b) Unità immobiliare per alloggio e usi collettivi;

c) Unità immobiliare a destinazione commerciale e industriale;

d) Altra unità immobiliare nonché Terreni, limitatamente alla sottocategoria Terreno con fabbricato rurale.

Chi sono i beneficiari?

Il Bando è rivolto ai comuni della Regione Siciliana al cui patrimonio indisponibile siano stati trasferiti e acquisiti i beni immobili confiscati a seguito dell’espletamento delle ordinarie procedure di assegnazione effettuate ai sensi della normativa di settore.

La procedura di assegnazione al patrimonio indisponibile del Comune deve essere conclusa e definita entro i termini della scadenza dell’Avviso.

Ogni Ente proponente potrà presentare una sola proposta progettuale finalizzata alla realizzazione di un’unica tipologia di intervento. La stessa proposta progettuale potrà interessare anche più di un bene confiscato di proprietà del medesimo Ente purché sia garantita una logica di intervento coerente con la tipologia oggetto dell’operazione e purché sia rispettato l’importo massimo. Nel caso di più proposte progettuali presentate dallo stesso Ente, sarà considerata ricevibile la prima istanza presentata in ordine cronologico.

Quante risorse mette a disposizione?

Sono stanziate risorse pari a Euro 18.343.024,00. Le proposte progettuali dovranno prevedere un fabbisogno finanziario a valere sui fondi del presente Avviso non superiore all’importo di Euro 1.500.000,00.

Cosa finanzia?

Sono ammissibili le proposte progettuali che prevedono operazioni di recupero e di rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata finalizzate alla realizzazione dei seguenti interventi:

a) centri per donne vittime di violenza;

b) strutture di servizio per gli Istituti scolastici, in aree caratterizzate da alti tassi di dispersione scolastica e carenze di servizi a favore della comunità, finalizzate a migliorare le opportunità didattiche (es. laboratori linguistici o informatici, agricoli, alberghieri, ecc.), d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca;

c) strutture e centri servizi per soggetti vulnerabili a rischio devianza, quali ad esempio centri per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani in uscita dai circuiti penali (sulla base di un’intesa con il Ministero della Giustizia) e strutture e/o centri destinati ad ulteriori fasce deboli della popolazione e dirette a incidere sul miglioramento delle condizioni di legalità.

Importante: le spese eleggibili sono quelle sostenute e pagate a partire dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2023, ai sensi dell’art. 65 del Reg. (UE) n. 1303/2013.

Le proposte progettuali saranno ritenute ammissibili solo se dotate di almeno un livello di progettazione già definita, ai sensi del D. Lgs. n. 50/2016, da dimostrare con atto di validazione del RUP e/o atto amministrativo. Le proposte progettuali devono essere conformi alla strumentazione urbanistica vigente e alla finalità di destinazione, ai sensi del D. Lgs. n. 159 del 6 settembre 2011 e ss.mm.ii. I beni immobili oggetto dell’intervento devono risultare liberi da ipoteche, atti di pignoramento e qualsiasi altra annotazione pregiudizievole alla realizzazione dell’intervento.

Quando scade?

I termini per la presentazione delle domande sono stati prorogati al 30 settembre 2018

Qui il bando 

https://ponlegalita.interno.gov.it/sites/default/files/document/Avviso_3.pdf

Per maggiori info 

https://ponlegalita.interno.gov.it/avviso-pubblico-con-procedura-valutativa-sportello-l%E2%80%99individuazione-di-interventi-di-recupero-e-1

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