ai professionisti (che prima erano esclusi) e alzando il limite di età massimo, dai 35 anni ai 45 anni. Ma facciamo un passo indietro. Cos’è RESTO AL SUD? I stratta di una misura agevolativa dedicata a coloro i quali vogliono costituire nuove imprese e avviare nuovi studi professionali nelle regioni Sicilia,Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna. E’ prevista una dotazione di 1,25 miliardi di euro. Chi può partecipare? Il bando, a partire dal è rivolto ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed i 45 anni che presentino i seguenti requisiti: a) siano residenti nelle regioni Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria; b) non risultino gia’ titolari di attivita’ di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017,o non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’. c) non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto. Chi rispetta questi parametri potrà presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purche’ siano gia’ costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria sotto forma di impresa individuale o societa’, ivi incluse le societa’ cooperative. Le societa’ potranno essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti. Per tali soci però non è prevista alcuna quota di agevolazione. Cosa finanzia? Sono finanziabili le attivita’ imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi, e a partire dal 2019 anche le attività professionali. Sono escluse dal finanziamento le attivita’ commerciali ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa. I finanziamenti non possono essere utilizzati per spese relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse. Le spese ammesse a finanziamento son0:
- opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attivita’ del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa;
- macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
- spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.
- relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale
- per l’acquisto di beni di proprieta’ di uno o piu’ soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
- riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
- effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
- relative a commesse interne;
- relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
- notarili, imposte, tasse;
- relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
- di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00); j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse.
- 35 % come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura;
- 65 % sotto forma di prestito a tasso zero, concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione . Il prestito di cui al periodo precedente e’ rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia.