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AUDIZIONI UE, CORRAO (M5S): INVESTIRE SU COMUNITÀ ENERGETICHE PER ARRIVARE A BOLLETTE MENO CARE

Le mie impressioni dell’audizione: Da ex ministro degli affari economici e delle infrastrutture dell’Estonia, ha avuto solo due settimane di tempo per prepararsi al meglio. Evidentemente non ci è riuscita, mi ha dato l’impressione di una buona scolaretta, che ha ripetuto l’ovvio rispondendo non solo alle mie domande che le ho sottoposto, ma anche a quella degli altri colleghi, ricordandoci cosa prevede la legislazione europea che conosciamo bene perché la scorsa legislatura ci abbiamo lavorato. Continueremo a mantenere alta l’attenzione soprattutto sulle Comunità energetiche e sui prosumers, in particolare seguiremo e pretenderemo che gli Stati membri recepiscano nei migliori dei modi questi concetti, ma soprattutto che questa opportunità di democratizzazione dell’energia non sia cannibalizzata dagli attuali grandi attori dell’energia. Infine chiederemo a gran voce degli strumenti per spingere l’acceleratore sulla decarbonazione del riscaldamento e rinfrescamento, così come il rilancio del settore edilizio che può ricominciare a crescere grazie appunto alla riqualificazione energetica degli edifici già esistenti, ma anche grazie alla costruzione di nuovi edifici utilizzando sempre più materiai riciclati e a basso contenuto di carbonio.   Il Comunicato Stampa  “Con l’approvazione del Clean Energy Package a maggio 2019, il mercato elettrico Europeo ha avviato un mutamento strutturale. Le nuove regole di mercato saranno implementate dal 1° gennaio 2021 e determineranno profondi cambiamenti delle prassi commerciali per gli utenti industriali e anche per i consumatori. Inoltre, riconosce le comunità di energia rinnovabile e dei cittadini come attori fondamentali del mercato. Chiediamo alla nuova Commissione europea di accompagnare questo nuovo paradigma del mercato energetico con linee di finanziamento specifiche o sostegno finanziario agli Stati membri. Auspichiamo che la democratizzazione del settore, in cui i cittadini diventano attori protagonisti e non semplici consumatori, sia compiuta. Per i prossimi cinque anni ci aspettano tre grandi sfide: la questione delle industrie energivore che contribuiscono per ben il 14% alle emissioni europee di C02 nell’atmosfera, il riscaldamento o il raffreddamento degli edifici che oggi rappresenta il 25% del consumo energetico europeo e, inoltre, la ristrutturazione degli edifici europei che oggi avviene con troppa lentezza. Il  Movimento 5 Stelle valuterà il lavoro della Commissione sulla base delle azioni concrete che saprà mettere in campo per tutelare ambiente e diritti dei cittadini”, così l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao si è rivolto a Kadri Simson, candidato Commissario all’Energia, durante l’audizione al Parlamento europeo. https://www.youtube.com/watch?v=NQFvE3GRVtw&feature=youtu.be   Questa la trascrizione dello scambio in Commissione tra Corrao e Simson Ignazio Corrao (NI) Lei da Commissario designato all’Energia ha davanti delle sfide importanti, tra le quali c’è la questione delle industrie ad alta intensità energetica, che contribuiscono per ben il 14 % delle emissioni europee di CO2, poi c’è il riscaldamento o il raffreddamento degli edifici, che oggi rappresenta il 25 % del consumo energetico europeo, e imprimere un’accelerata al ritmo di ristrutturazione di edifici nell’Unione europea, finora troppo lento e insufficiente. Volevo chiederle se è sua intenzione prevedere un’ampia gamma di misure push-pool, che accompagnino queste sfide, e come intende integrare le politiche di economia circolare nella ristrutturazione degli edifici. Poi volevo farle una domanda su un tema che mi sta molto a cuore, che è quello delle comunità energetiche in cui, attraverso una sorta di democratizzazione dell’energia, i cittadini diventano attori protagonisti e non solo semplici consumatori, con evidenti vantaggi ambientali ovviamente. Ecco volevo chiederle cosa intende fare per assicurarsi che concetti come questi vengano recepiti e implementati correttamente.   Kadri Simson, Commissioner-designate There were several questions there, but I will start from the beginning. About district heating: yes, this is one of the biggest obstacles. We should get more energy efficiency out of district heating. We can do it in several ways. One of the options is effective cogeneration. If we produce both heat and electricity, then already 10% of energy efficiency is granted. Also, using more bioenergy for heating is an option, smart integration between sectors – or sector coupling, as they call it – and new innovations for big heat pumps, and so on. All this could bring down district heating costs, but the biggest share will come down if we can renovate our building stock. Approximately 75% of apartment buildings are inefficient. They need renovation. If we compare buildings that were built in the 1980s with buildings that are built today, they consume twice as much energy as new ones. We can see that the savings can be made, but we are missing funds to make renovation faster. So what can we do? First we can share best practices. In some Member States, they have discovered smart ways to attract private investment, and these are useful for other countries too.   Ignazio Corrao (NI) Yes, I understand I asked many questions first time around, so I will use the follow-up question time to ask you to answer the second question, specifically about citizens’ energy communities. When I talk about the democratisation of the energy sector, I’m referring to the chance that we have to use citizens as ‘prosumers’. You know: providing for the transition not just for the big energy players that are out there. Are you planning to use your DG and to use measures move in the direction of this democratisation of the energy path?   Kadri Simson, Commissioner-designate The Renewable Energy Directive already gives us the tools needed so that consumers can also become producers. They can consume, they can store, they can sell energy – and the big share of the population who live in apartment buildings are also involved here. So I do believe that this kind of micro-production in which you are consuming and you are producing – you used the term ‘prosumers’ – is very important in terms of achieving our climate goals. It is also important to show that consumers can benefit from this transition and we have to take advantage, too, of all the newest innovation. So this might also be part of the European Innovation initiative – like solar tiles that provide both insulation and renewable energy.]]>

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