Lunedi ho avuto il piacere di ospitare ed incontrare l’avvocato Angela Maria Fasano, l’avvocato Stefania Fasano e la rappresentante degli oltre 1300 formatori professionali siciliani firmatari della petizione presentata al Parlamento europeo la signora Rosanna Cocomero.
In Sicilia ben seimila lavoratori del settore della formazione professionale sono da anni senza stipendio. Nell’attesa che la Regione trovi una soluzione, come non succede ormai da anni, in cui il settore è andato in rovina, i dipendenti sono rimasti senza lavoro, e non è stato neanche possibile recuperare le retribuzioni maturate, che per legge dovevano essere assicurate dalla Regione.Dall’1 gennaio 2003 alla realizzazione del piano per la formazione professionale si provvede con le modalità previste per le attività formative cofinanziate dal fondo sociale europeo.
Grazie alla collega Eleonora Evi, nella scora legislatura coordinatrice per il M5S in commissione PETI ed oggi membro della stessa, abbiamo preteso una posizione chiara, non solo da parte delle istituzioni europee, ma anche da parte delle Regione siciliana, al fine di individuare non solo le responsabilità, ma siamo riusciti a non fare archiviare la petizione dalle autorità. È evidente la violazione dei loro diritti: i licenziamenti collettivi sono stati operati senza rispettare le garanzie occupazionali che prevedevano l’attivazione della mobilità. https://www.facebook.com/CorraoM5S/videos/567678330692156/
La giornata di martedì invece è stata dedicata agli incontri con gli studenti della provincia di Trapani venuti a visitare il Parlamento europeo grazie ad un progetto e alla collaborazione con l’Europe Direct Trapani.
Nel pomeriggio ho avuto il piacere di ospitare una delegazione di giornalisti siciliani di testate giornalistiche nazionali ed emittenti televisive siciliane.
Durante la passata legislatura avevo già ospitato una delegazione di giornalisti siciliani e ci eravamo salutati con un piccolo report in cui raccontavo tutte le attività significative fatte durante il mandato 2014/2019.
Gli impegni parlamentari erano diversi da quelli di questa nuova legislatura. Infatti, nella passata legislatura, l’impegno parlamentare era rivolto sui lavori delle commissioni LIBE, DEVE, DROI e AGRI, questo nuovo mandato inizia con la sfida di continuare a seguire da vicino le commissioni occupate nella passata legislatura, ma portare avanti i lavori in commissione ITRE.
Ai giornalisti dopo un breve briefing e aver presentato un nuovo report con le interrogazioni presentate alla Commissione UE in questo prime semestre e i lavori in corso, mi sono reso disponibile per la registrazione di interviste video da trasmettere in Sicilia in cui parliamo di politica in generale, ma anche di argomenti locali specifici che sono influenzati dall’attività delle istituzioni europee.
Mercoledi mattina ho avuto modo di conoscere il Direttore della Direzione generale della Ricerca e dell’innovazione della Commissione Europea. Durante un interessante scambio di vedute tra Paquet e gli eurodeputati della commissione ITRE sul nuovo programma Horizon Europe è emersa l’importanza del prossimo budget pluriennale europeo (MFF) che sarà deciso nei prossimi mesi per il periodo 2021/2017. In gioco ci sono più di 100 miliardi di euro che potrebbero spostare l’ago della bilancia per una nuova stagione che porterebbe alla realizzazione di numerosi progetti sul territorio. Nel mio intervento ho sollevato l’importanza della comunicazione di tali progetti e ho lanciato l’idea di farsi portavoce di un progetto che porti a stretto contatto il cittadino con esperti ed istituzioni. Per tutta risposta il direttore Paquet ha ribadito l’importanza di mettere al centro del progetto il cittadino. Budget sinergie e cooperazione internazionale rimangono le tre principali aree di Horizon Europe aperte per le negoziazioni con il parlamento e il consiglio. L’obiettivo principale ad oggi rimane quello di mettere pressione ai governi per un ambizioso budget.
Finito l’incontro con il DG Ricerca e Innovazione monsieur Paquet ho partecipato all’incontro dello studio Just E-volution 2030 realizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con Enel e Fondazione Centro Studi Enel, organizzato al Parlamento Europeo. Ho assistito alla loro presentazione che faceva leva sull’organizzazione e i progetti di Enel in Italia e Europa per il prossimo quinquennio durante il nuovo periodo di transizione energetico. Evento molto interessante che mi ha dato la possibilità di vedere potenziali opportunità da sviluppare sul territorio. Chiaramente ho sollevato temi che mi stanno a cuore come quello della povertà energetica, dei prosumers e delle comunità energetiche.
Dopo un pranzo frugale, consumato nel tragitto che porta dal Parlamento europeo agli uffici della Direzione Generale Regio della Commissione europea, ho incontrato il responsabile FESR per l’Italia dott. D’Alessandro insieme a Luigi Sunseri. Abbiamo rappresentato al dott. D’Alessandro le maggiori preoccupazioni e criticità nell’attuazione del PO FESR 2014-2020 in Sicilia e nella definizione degli obiettivi della Sicilia per il periodo 21-27.
Prima di salire le scale che portano all’ufficio del dirigente europeo, avevamo tutte le buone intenzioni di portare a casa buone notizie per la Sicilia, ma quello rappresentato è stato per l’ennesima volta un quadro preoccupante sul fronte della spesa dei fondi europei e sull’alta probabilità dell’ennesimo fallimento nel raggiungimento degli obiettivi previsti nella programmazione 2014/2020.
A questo punto insieme al funzionario responsabile del FESR abbiamo iniziato a ragionare su come mettere in salvo le risorse di questa programmazione e come presentarci preparati per la programmazione 2021/2027 e non ripetere gli stessi errori. Andiamo con ordine, riepiloghiamo tutti gli argomenti:
Viabilità secondaria siciliana
Considerata la vera e propria emergenza viaria che interessa la regione siciliana, abbiamo chiesto quali possibilità ci fossero all’interno del POR FESR 14/20 per poter assicurare i collegamenti interni e un’opportunità di sviluppo.
La percentuale della spesa ammissibile è stata già raggiunta dalla regione (la Agrigento – Caltanissetta e gli anelli ferroviari di Palermo e Catania). A tal proposito ho rappresentato la possibilità di intervenire per la messa in sicurezza del territorio e quindi considerare le opere non come un mero rifacimento stradale, ma come azione contro il dissesto idrogeologico, di messa in sicurezza. Tale espediente può assicurare risorse per la viabilità secondaria, altrimenti assenti o non utilizzati.
Agenda urbana
Abbiamo chiesto se gli annunci e le belle speranze rappresentate dall’Agenda urbana siano reali. Sfortunatamente abbiamo ricevuto pessime notizie. La Regione e i comuni che hanno il ruolo di autorità di gestione dell’agenda urbana sono oltre la concezione di ritardo sia per quando riguarda gli impegni (gare e avvisi), la spesa e naturalmente la certificazione. Abbiamo abbastanza esperienza per poter riconoscere tutti gli ingredienti della perdita definitiva di 600 milioni di euro vitali per i comuni coinvolti in quella che sulla carta era una straordinaria opportunità per lo sviluppo urbano.
FESR, POC e il gioco delle 3 carte
Un detto siciliano recita “Cunta e ricunta, u Diavulu ‘ni pigghia ‘na junta”. In poche parole, programmando e riprogrammando le risorse perdiamo sempre di vista risorse già a noi assegnate. Sicuramente si ricorderà la manovra della riprogrammazione delle risorse FESR 14/20 per permettere di raggiungere gli obiettivi di spesa e certificazione ed evitare il disimpegno delle somme da parte di Bruxelles.
Esattamente stiamo parlando di circa 290 milioni di euro, che “saranno” destinati alla Sicilia tramite il Programma Operativo Complementare (POC 2014-2020), approvato, da ultimo, con Delibera di Giunta n. 98 del 27 febbraio 2018.
Queste risorse liberate grazie alla riprogrammazione del FESR 14/20 spettano sempre alla Regione siciliana e per renderle disponibili e spendibili abbiamo bisogno di una Delibera CIPE. Cosa stanno aspettando a Roma? Non vorremmo che il nuovo, ciclico e già annunciato Piano per il Sud preveda già somme previste per la Sicilia. Naturalmente ci aspettiamo risorse vere e non già a disposizione e programmate per la Sicilia.
Portualità 21/27
Attualmente la posizione della Commissione europea è quella di confermare lo stop agli investimenti per la portualità. Quindi ci troviamo all’ultima chiamata per i porti siciliani. La programmazione 14/20 e il FSC rimangono l’ultima opportunità per la Regione siciliana di ottenere finanziamenti per i propri porti strategici. Il nostro pensiero va a quei territori come Gela che da anni attendono interventi portuali.
Per la programmazione 21/27 – Una definizione chiara ed univoca di “completamento dell’opera” e impegno delle risorse solo per i “progetti esecutivi”
La spesa 14/20 è ferma per incapacità di programmazione e progettazione. Ci sono progetti vecchi e bolliti per poter spendere risorse programmate da oltre 5 anni. Per risolvere il solito lancio di annunci che alla fine non trova riscontro nei risultati raggiunti, bisogna prevedere la il finanziamento dei soli progetti esecutivi. Ci auguriamo che nel 2021-27 per potere vedere realizzate le cose, il parlamento nazionale definisca in maniera chiara quando un progetto debba essere considerato concluso, mentre la Regione Siciliana dia impulso ad una grande operazione di progettazione seria e innovativa, con risorse adeguate, a sostegno degli enti locali.
Giovedì la giornata è stata caratterizzata da una serie di appuntamenti, incontri e collegamenti con il territorio.
Nelle prime ore della giornata ho partecipato alla prima audizione tra commissione ITRE del Parlamento e il commissario all’energia Simson. Alla nuova commissaria ho fatto presente che la recente lista dei Progetti di Interesse Comune stona molto con le promesse di una svolta green dell’Unione europea. Ne ho criticato il processo: il parlamento ha ricevuto la lista all’ultimo momento nonostante vi fossero state promesse di un maggior coinvolgimento nella sua definizione, e in secondo luogo il contenuto. Ho sottolineato che il numero di progetti relativi al gas sono ridotti in numero ma questo non ha nulla a che vedere con i finanziamenti che questi progetti possono ricevere. Durante il mio intervento ho chiesto informazioni sul just transition fund affinché possa essere esteso aldilà della de-carbonizzazione ed utilizzato anche per la transizione di industrie e realtà come l’Ex-Ilva ed altre realtà industriali colpiti.
https://www.facebook.com/CorraoM5S/photos/a.554345007925998/3282980991729039/?type=3&theater
Subito dopo l’audizione della commissaria Simson in commissione ITRE, ho ospitato una delegazione di Save the Children nel mio ufficio per confrontarci sul lavoro fatto nella passata legislatura e le sfide che ci attendo in questa, soprattutto nel campo del rispetto dei diritti dei bambini troppo spesso vittime dello sfruttamento minorile, del commercio non etico e dal consumismo sfrenato. Una collaborazione preziosa.
Nel pomeriggio ho incontrato il Presidente AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento Urbano) Lorenzo Spadoni, e la Policy Officer di Euroheat & Power Giulia Forgnone i quali mi hanno rappresentato le caratteristiche delle reti di teleriscaldamento e il loro potenziale per la transizione del settore del riscaldamento. Una realtà già presente in molti comuni italiani e che permette l’integrazione tra diversi settori energetici (riscaldamento, elettricità e mobilità).
Altro incontro con la rappresentante della Alber & Geiger, per parlare del commercio illegale dei gas refrigeranti, la maggior parte provenienti dalla Cina, che sta minacciando la piena realizzazione degli obiettivi ambientali dell’UE e la corretta applicazione del regolamento UE sui gas fluorurati. Inoltre tale commercio illegale costituisce una minaccia per coloro che investono e lavorano nel settore dei refrigeranti, nonché per la salute e la sicurezza dei consumatori.
Avevo già portato a conoscenza della commissione il fenomeno della vendita di F-Gas tramite piattaforme di vendita online come Amazon. Pratica che alimenta gli istallatori abusivi a danno degli istallatori autorizzati dalla legge.
La lunga giornata è terminata con il tentativo, non andato a buon fine per problemi tecnici, di collegarmi via skype con il MEM di Cagliari, e portare i saluti in diretta ai partecipanti di un meeting con la cittadinanza, i giornalisti e rappresentanti locali sul tema della comunicazione sull’Europa “Connessioni Mediatiche” con l’obiettivo di fare il punto sulla comunicazione ai cittadini delle notizie legate alle istituzioni europee. Per ovviare alle difficoltà tecniche riscontrate ho inviato un breve video di saluti ed ho risposto ad una loro domanda. Ci siamo ripromessi di riorganizzare al più presto un nuovo collegamento.
Il venerdì, dopo una settimana di galoppo, accuso i postumi della stanchezza, ma l’adrenalina e la responsabilità di ricoprire il ruolo di rappresentante della mia terra mi da la forza e la volontà di prendere il primo aereo disponibile per Sicilia e Sardegna e incontrare ed ascoltare cittadini e territorio.
La prossima settimana vi farò un riepilogo di tutte le interrogazioni e i casi portati a conoscenza alla commissione europea in questo primo semestre di attività.
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