Minori. M5S Eu: “In Europa in atto una sottrazione legalizzata dei neonati”

La denuncia è dell’eurodeputato Ignazio Corrao: “Nel vecchio continente è alto il rischio turismo procreativo, la Commissione Ue intervenga immediatamente”.

Bruxelles 10 Febbraio 2020. “E’ inaccettabile che la legge consenta la sottrazione legalizzata di un minore nel cuore dell’Europa. In questi giorni si sta consumando una delle fasi più drammatiche del caso di Emilio Vincioni, padre italiano che, per aver concesso a sua moglie di partorire in Grecia, è scomparso dalla vita della figlia, cittadina italiana e a tutti gli effetti orfana di padre vivente. Dopo anni di battaglie, Vincioni è stato arrestato appena atterrato in Grecia il giorno del compleanno della figlia ed è stato costretto a subire umiliazioni e situazioni paradossali”. A dichiararlo è il deputato europeo del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che ha depositato una interrogazione alla Commissione Europea sulla sottrazione legalizzata dei neonati in Europa.

“Il caso gira attorno al fatto che la figlia di Vincioni – spiega Corrao – è stata sottratta dalla madre. Il regolamento 2201/2003 prevede il ritorno del minore illecitamente trasferito o trattenuto all’estero nel Paese in cui questi aveva la residenza abituale prima del trasferimento o mancato ritorno. Purtroppo però i tribunali (compresa la Corte di Giustizia europea) non hanno ritenuto l’Italia essere il luogo di ‘residenza abituale’ benché lì si trovassero le residenze sia anagrafiche che effettive di entrambi i genitori, la residenza anagrafica della bambina, il lavoro del padre, la casa e in sostanza la vita dei genitori. Un’interpretazione che rappresenta un pericolosissimo scudo a beneficio della sottrazione di minore, intatti può rendere un neonato orfano di un genitore vivente. Il risultato è che Emilio Vincioni ha praticamente perso sua figlia nei primi anni di vita, avendola vista al massimo 60 giorni in 4 anni. Tutto ciò perché la madre greca ha deciso di non tornare più in Italia. Il caso è inquietante perché ad oggi esiste la possibilità di rendere legali tutte le sottrazioni operate attraverso il legittimo desiderio di partorire nel proprio paese di origine anziché in quello di residenza. Secondo i dati ufficiali UE ci sono circa 1800 casi all’anno, di cui 454 riguardano un padre italiano, quasi uno su quattro”.

“Per questo – sottolinea l’eurodeputato M5S – ho sottoposto alla Commissione UE l’urgenza di definire con chiarezza il concetto di ‘residenza abituale del neonato’, onde evitare di rendere orfani per legge di genitori viventi altre migliaia di bambini e fomentare così una sorta di ‘turismo’ a scopo di procreazione e mantenimento. Mi sono già occupato del dramma dei padri in Giappone, ma questa vicenda dimostra che anche nel cuore dell’Europa i diritti dei padri e dei figli siano calpestati nel silenzio assordante delle istituzioni” – conclude Corrao.

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