Se ce la faremo, ce la faremo da soli

Se ce la faremo, ce la faremo da soli e questa vicenda dovrà necessariamente insegnare a tutti, e dico tutti, i giganteschi limiti e le scandalose ineguaglianze generate dal sistema neoliberista che governa il Mondo. Questo Pianeta è unico e globalizzato solo se c’è da far tanti soldi (per qualcuno) ma cessa di esserlo immediatamente nel momento del bisogno (dei tanti). A quel punto ognuno si fa i gran cazzi suoi e aiuta il vicino mandandogli cuoricini e messaggi di amicizia. Nei migliori dei casi, da chi detiene il 70% della ricchezza globale, arriva una donazione che equivale – in proporzione al patrimonio posseduto – forse a qualche spicciolo che il cittadino si trova in tasca, e tutto rigorosamente detraibile dalle tasse.

Tra le tante cose su cui in Italia si è risposto velocemente (e magari ci avessero ascoltato gli altri Paesi, come avevamo chiesto dall’inizio qui in parlamento europeo) c’è anche la messa in produzione di migliaia di ventilatori necessari ai nostri reparti di terapia intensiva, con l’Esercito a supporto dell’unica azienda in grado di realizzarli in Italia. La società ha fornito i primi 320 impianti in pronta consegna, già distribuiti, e ne produrrà 125 a settimana con turni da guerra. Perché in fondo di guerra si tratta.
Il Governo italiano sta correndo e sta facendo il possibile. È chiaro che 25 miliardi non sono sufficienti ad affrontare una catastrofe di queste
dimensioni, ma rappresentano una sorta di seconda manovra finanziaria in pochissimo tempo. Poi certamente si dovrà passare alle risorse vere, quelle per far ripartire il Paese, e li parliamo di numeri molto diversi che non possono attendere le regole e regolette di burocrati che il Mondo reale non lo hanno mai visto neanche in cartolina.

Con tutti i suoi difetti e tutte le sue diseguaglianze interne (perché ci sono, e sono state volute e avallate), in questo periodo ci sentiamo tutti più fieri di essere italiani e forse stiamo mettendo in discussione alcune certezze che ci avevano inculcato in testa. Quando sarà finita non ci aiuteranno, come non ci hanno aiutato finora, nè gli americani e tantomeno i tedeschi. Ci aiuteremo ancora noi da soli. E dovremmo aver fatto tesoro di tutti gli errori (esterni e interni) e le ruberie del passato per cambiare atteggiamento e proteggere ciò che è pubblico come ciò che ci è più caro. E parlo di proteggerlo da chiunque, pure dal parente e dall’amico di infanzia che fa il furbo. Perché da noi il ladro che si fa la villa e la bella vita truffando il pubblico è ancora considerato furbo. Invece deve essere considerato peggio di un pedofilo, va buttata la chiave ed etichettato per sempre in modo assai peggiore di come si fa con il criminale comune. Da una difficoltà nasce sempre una opportunità. La nostra è l’opportunità di diventare un Paese migliore, un Popolo migliore.

Grazie sempre di cuore a chi sta in prima linea, controlliamo che tutti rispettino le regole e coraggio che usciremo da questo incubo, spero migliorati. 🇮🇹❤️

 

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