La storia del nostro Paese ci insegna che quando cominciano ad arrivare soldi (si presume e si spera che ne arriveranno tanti e prima possibile) c’è sempre chi si sfrega le mani.
Faccendieri, corrotti, corruttori, speculatori e criminalità organizzate in periodi come questi aumentano gli affari e il consumo di champagne. Poco importa se si tratta di una calamità naturale, di una pandemia, di una guerra o di una carestia. Tutte rappresentano delle grandissime opportunità da cogliere al volo.
Si parte dalle piccole cifre degli aiuti alimentari, si passa ai tanti milioni per la macchina degli aiuti sanitari e si arriva ai miliardi della ricostruzione economica.
Leggevo In questi giorni una riflessione di Nicola Gratteri che condivido pienamente. Il procuratore ha chiesto ai Sindaci, che coordinano le operazioni di distribuzione degli aiuti alimentari, “che gli elenchi di cosiddetti poveri o di piccoli imprenditori che fino a qualche anno fa non pagavano nemmeno la tassa sulla spazzatura e che erano in odore di mafia, siano consegnati per far dare uno sguardo alla guardia di finanza, alla questura o ai carabinieri». Capite il senso di queste affermazioni, no? Servono controlli seri ed efficaci (e anche segnalazioni dei cittadini, perché riguarda tutti noi) per fare in modo che la solidarietà vada a chi ha bisogno di cure e sulla tavola di chi ha realmente fame. Non per mancanza di fiducia, ma la storia del nostro Paese di insegna che molti personaggi, anche politici, non hanno alcuno scrupolo nell’usare una situazione di emergenza per tornaconto personale.
In Italia tra mafie, corruzione, evasione, truffe e lavoro sommerso si perdono barche di miliardi che ci rendono poco affidabili e competitivi. Tutte cose che pesano, non poco, quando poi devi negoziare a livello internazionale, come in questo periodo.
Ve le ricordate o no tutte le mirabolanti imprese realizzate dai nostri supercompetenti dopo i vari terremoti, per i grandi eventi, tutte le volte che c’era qualche soldo in più da spendere con qualche controllo in meno?
Emergenza = Opportunità. Questo è il motto, e magari si chiede anche una immunità penale per chi ha una qualche responsabilità amministrativa.
Gli italiani hanno un cuore grande e rispondono sempre in massa alle chiamate di solidarietà. Di solito ragioniamo con l’atteggiamento Cristiano del “fai bene e scordati”. È proprio quello l’errore. Fai bene e ricordati. Neanche 1€, che proviene dal sacrificio di tutto un popolo, deve andare perduto nei meandri della corruzione, dei prezzi gonfiati, delle truffe, dei finti poveri (e dei poveri selezionati per tornaconto). Neanche 1€.
A questo Paese è sempre mancata la grande coscienza popolare di difendere con i denti tutto ciò che è pubblico. Quel che è pubblico non è di nessuno si pensa, invece ciò che è pubblico dovrebbe essere quanto di più caro possediamo e dovremmo sempre chiederne conto, a qualsiasi livello e grado.
Questo è il più grande degli esercizi che dobbiamo fare se vogliamo cambiare. E questa può essere l’occasione giusta.
Apriamo gli occhi, le orecchie e la bocca.
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