“Con il fallimento del tentativo di esportare la democrazia in Afghanistan e il ritorno al regime talebano si è conclusa una missione disastrosa, decisa dagli Stati uniti e avallata dall’Europa in un momento storico in cui reazioni emotive si mischiavano a interessi economici e geopolitici, portando all’ennesima guerra inutile. Se l’Europa vuole pesare in politica estera deve ora prendere decisioni immediate e univoche che siano veramente a beneficio del popolo afghano”. Così commenta la delegazione italiana dei Verdi/ALE al Parlamento europeo a seguito dello scambio di vedute sulla situazione in Afghanistan con l’Alto rappresentante Borrell.
“Per questo – spiegano gli eurodeputati – attraverso una risoluzione che sarà votata giovedì al Parlamento Europeo a Strasburgo, come Verdi/ALE invitiamo la Commissione europea, il servizio diplomatico UE e gli Stati membri a utilizzare tutti gli strumenti per garantire la riapertura dell’aeroporto di Kabul ai voli civili regolari e un passaggio sicuro che consenta alle persone a rischio all’interno dell’Afghanistan di lasciare il paese, specialmente nel caso di donne, persone LGBTQI+, attivisti dei diritti umani e giornalisti. In particolare, chiediamo che venga finalmente attivata la Direttiva sulla Protezione Temporanea, che consentirebbe procedure facilitate per il rilascio di visti umanitari, che si creino corridoi e procedure semplificate di ricongiungimento familiare, oltre a fermare immediatamente i rimpatri verso Afghanistan e paesi confinanti”.
“Il governo Draghi, assieme agli altri governi europei, deve prendere impegni chiari e vincolanti in tema di ricollocamento dei richiedenti asilo, specialmente in vista del Resettlement Forum organizzato dalla Commissione europea a fine settembre e nell’ambito di accordi più comprensivi in sede di G20 e Nazioni Unite” – concludono gli eurodeputati Ignazio Corrao, Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato ed Eleonora Evi.